Il Commento

Ipocriti e giocatori d’azzardo al timone delle scuole cattoliche  

TORONTO – Ieri sera (16 dicembre) i fiduciari del Consiglio scolastico cattolico di Toronto hanno “gentilmente mandato a quel paese” l’arcivescovo di Toronto, sua eminenza Thomas Cardinal Collins. Forse sperano che nessuno se ne accorgerà o che a nessuno importi [abbastanza] di fare nulla al riguardo.

Hanno votato 8-1 (più tre sagge ricusazioni) su una mozione per condannare uno dei loro colleghi con intento maligno e vendicativo e lo scopo di umiliare e soggiogare. Il loro obiettivo era quello di piantare uno stiletto nel cuore dell’educazione cattolica.

La fiduciaria Nancy Crawford, l’unico voto contrario, ha definito il caso come questione basata sulla fede.

Ironia della sorte, il 28 novembre del mese scorso, tutti e dodici i fiduciari avevano riconosciuto il primato del magistero (l’arcivescovo) su questioni che definiscono il cattolicesimo.

Questo primato è alla base delle garanzie costituzionali per le scuole cattoliche, il loro finanziamento e il loro diritto di esistere. La legge sull’istruzione pubblica e persino il codice dei diritti umani (CDU) confermano e sanciscono tale relazione.

Per quelli di noi che lavorano nel mondo laico, significa che le libertà e i diritti religiosi-culturali (insieme alle strutture educative-didattiche che li rendono possibili) non possono essere violati.

Nessun gruppo di fiduciari del consiglio scolastico può diminuirli, istituendo un insieme “concorrente” di regole di comportamento che compromettono tale rapporto.

Nessun codice di condotta fiduciario (TCC), scritto ai sensi della legge sull’istruzione o del codice dei diritti umani, può superare gli obblighi della provincia nei confronti dei suoi cittadini cattolici ai sensi della Costituzione.

In altre parole, nessun TCC può comportare l’erosione di tali diritti, indipendentemente dalla meticolosità con cui sono stati formulati.

È un principio fondamentale della Legge che “non si può rendere legale, facendolo passare dalla porta di servizio, ciò che è illegale se si è provato dalla porta principale”.

Nel governo, ogni proposta di legge e/o modifica delle normative derivanti da tali leggi deve prima essere rivista dal Ministero della Giustizia (e/o dal Procuratore Generale) per garantire che nessuno dei due incida negativamente sui diritti e sui doveri costituzionali.

Per questo motivo, come abbiamo sottolineato in precedenti articoli, la legge sull’istruzione pubblica vieta specificamente al ministro di agire in maniera che possa sminuire i diritti cattolici romani ai sensi dell’articolo 93 della legge costituzionale. Per lo stesso motivo, ai sensi dell’articolo 19, paragrafo (1) e (2) del codice dei diritti umani, il Ministro della Giustizia afferma che tale codice non si applica alle scuole cattoliche romane.

Quando i fiduciari sono usciti dalla sessione privata, mercoledì sera, hanno riferito di aver “ricevuto” un parere legale sull’unica questione da considerare – ossia il ricorso di Michael del Grande. Non hanno reso pubblica tale opinione, né ne hanno discusso i meriti. Né hanno conciliato il modo in cui la loro decisione avrebbe avuto un impatto sugli insegnamenti religiosi richiesti dal Catechismo Cattolico e sulla dipendenza della Chiesa dal Vangelo (la Bibbia delle buone notizie). Una posizione imbarazzante per il cardinale e per il premier.

Ciò che anche questi fiduciari non hanno fatto è spiegare come uno dei loro colleghi, che sembra occupare un seggio nel Consiglio mentre vìola la legge – e non è, in legge, sostenitrice delle scuole cattoliche – sia stata autorizzata a votare.

L’oggetto nominale del loro velenoso odio, Michael Del Grande, dovrà sicuramente contemplare un’azione legale. Se farà ricorso al tribunale provinciale, con una causa per diffamazione, allora il pubblico conoscerà tutto il retroscena. Niente più agguati nell’ombra e imbrogli.

BREAKING NEWS – Il Corriere Canadese ha appreso da fonti certe che oggi il fiduciario del Toronto Catholic District School Board Michael Del Grande annuncerà la sua intenzione a rivolgersi alla Corte per iniziare un’azione legale per quanto è accaduto al TCDSB. Nel frattempo continuano ad aumentare le donazioni per il sostegno a Del Grande su  https://www.wonderwe.com/StandWithMike

PER LEGGERE I COMMENTI PRECEDENTI: https://www.corriere.ca/il-commento

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