Il Commento

Grossi guai per “Little” Lecce

TORONTO – Due grandi fette demografiche elettorali ne hanno avuto abbastanza del governo Ford. Se la provincia è davvero diretta verso una quarta ondata del Covid-19, non ci sarà più nessuno a sostenere il governo uscente. Chi sosterrebbe un governo che manifesta esitazione, confusione, riluttanza a rispettare la precedenza legale, che poi dimostra, incompetenza e distorsione di intenti in ogni suo passo?

La “comunità degli anziani”, i maggiori fruitori del sistema sanitario, e ovviamente delle strutture di cura a lunga degenza, l’ha avuta con il ministro addetto ai loro interessi. Il ministro, Marrilee Fullerton, medico, ha permesso che il totale disprezzo degli obblighi minimi, richiesti dalla legge, rimanesse ignorato e impunito.

Ha permesso alla negligenza intenzionale di non essere controllata, con le conseguenze più gravi. Il premier e il suo governo sono ricorsi alla tutela di quegli operatori sia dalle accuse penali che dai rimedi civili normalmente a disposizione delle famiglie dei defunti.

Il secondo gruppo comprende i genitori con figli a scuola, in particolare quelli che si identificano come elettori cattolici (circa il 32% dei cittadini dell’Ontario) e mandano i propri figli alle scuole cattoliche. Che si sia d’accordo con le scuole cattoliche o meno, hanno un diritto costituzionale di esistere.

Nessun ministro dell’Istruzione pubblica dell’Ontario può interferire con tale diritto, né detto ministro può fare nulla che alteri la natura cattolica di tale diritto. Solo il Magistero (il Vaticano e il suo designato) può interpretare ciò che costituisce il cattolicesimo e solo il Magistero può determinare ciò che è un provveditorato, una scuola o un curriculum cattolico.

Alcuni fiduciari scolastici eletti a livello locale, forse risentiti del codice morale predicato dal magistero, ma non disposti ad andare altrove, hanno iniziato a schernire la struttura di valori che quelle Scuole Cattoliche rappresentano. Si sono alleati con radicali “anticattolici” che non hanno alcun interesse a promuovere l’etica cattolica. E tra questi ci sarebbe anche Stephen Lecce.

In una lettera ai sostenitori del 3 luglio, Jeff Gunnarson, presidente nazionale della Campaign Life Coalition, fa riferimento a una questione legale in corso tra il Toronto Catholic District School Board e il fiduciario Michael Del Grande. È implicato anche il ministro. La lettera di Gunnarson suggerisce seriamente che il ministro è direttamente coinvolto e potrebbe in effetti essere la “mente” dietro l’abuso del giusto processo da parte del TCDSB per condannare Del Grande. Farebbe parte di un piano per corrodere la natura cattolica del sistema scolastico.

Se fosse vero, ciò rappresenterebbe un perverso abuso di autorità che va ben oltre la negligenza, come nel caso della Fullerton. Potremmo non saperlo fino a quando la questione non sarà decisa in tribunale.

Apparentemente sia il governo che il TCDSB stanno facendo del loro meglio per impedire agli avvocati di Del Grande di interrogare il ministro in tribunale. Ha l’aria di un governo (e di un consiglio scolastico) che usa il proprio potere e le proprie risorse per prendere a schiaffi qualcuno che esercita il suo diritto alla libertà di espressione, alla libertà di religione e al suo obbligo civico di proteggere i diritti del suo elettorato sanciti dalla legge.

Ad oggi, sia il TCDSB che il ministro dell’Istruzione hanno speso circa un milione di dollari per garantire che Del Grande non finisca in tribunale. Se ci riuscirà del Grande, seguirà sicuramente una causa civile. Le conseguenze finanziarie per i fiduciari e gli amministratori che hanno messo in moto le condizioni che hanno portato alle accuse potrebbero comportare il loro impoverimento monetario.

Le prospettive per Lecce non sono più promettenti. In tal caso, è meglio per lui che il procuratore generale provinciale e una squadra di avvocati del governo lo “interrompano al valico”. In altre parole, meglio che paghiamo noi che lui.

Nella foto, la Supreme Court of Canada (immagine tratta da scc-csc.ca)

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