TORONTO – Shakespeare rese famosa la frase circa 500 anni fa quando scrisse i versi dell’orazione di Marco Antonio al funerale di Giulio Cesare. La sua intenzione, carica di sarcasmo, era quella di ritrarre Bruto come tutt’altro che sincero o limpido. Zachery Shwaluk, segretario-tesoriere dell’Ordine di San Basilio il Grande Holding Corp (proprietario e venditore del sito che ospita il Santuario Mariano in Weston Rd.) avrebbe potuto essere il bersaglio di una tale orazione shakespeariana.
#1000331725 è co-acquirente con AvranceCorp Developments dell’ex “monastero” e della scuola superiore basiliana. La loro prima azione dopo la conclusione dell’accordo è stata quella di deturpare/vandalizzare/rimuovere i segni che facevano riferimento al luogo come avente qualsiasi merito o significato religioso.
Royal Lepage, presumibilmente il R.E. intermediario dell’accordo, “con orgoglio” (?) hanno posizionato i loro cartelli rossi VENDUTO su tutti i punti di accesso. In secondo luogo, gli acquirenti hanno proceduto a bloccare l’accesso a coloro che continuavano a voler pregare sul sito o nelle sue vicinanze. Una squadra della polizia è stata chiamata per sostenere il più grande contingente di personale di sicurezza da quando i Rolling Stones hanno assunto il club motociclistico Hell’s Angels come protezione in uno dei loro concerti.
Sul posto erano ammessi i bambini membri di una lega di calcio (inquilini del centro comunitario). I devoti, “armati” di rosari, non lo erano, finché non è intervenuto Gianfranco Cristiano (come ha fatto a non vincere come candidato trustee alle ultime elezioni?).
C’è voluto un po’ per “sistemare le cose”, grazie anche al consigliere Anthony Perruzza e all’MPP Tom Rakocevic. I devoti, che vivono il messaggio cristiano di umiltà – i miti erediteranno la terra – ne avevano bisogno.
Sembra che i compratori rinnegassero un accordo per permettere ai fedeli di continuare a pregare il più vicino possibile ai giardini che erano diventati il Santuario della Madre Maria della Gratitudine. A parte le questioni di responsabilità/assicurazione, coperte dal contratto di locazione in scadenza il 30 novembre 2024, è difficile scoprire la logica dietro il loro palese tentativo di offendere.
Altrettanto perplesso è apparso il veterano consigliere comunale Anthony Perruzza: “Questa è una folla pacifica secondo la definizione di chiunque; l’acquirente non ha presentato un piano di sviluppo per i 13,5 acri di terreno inclusi nell’acquisizione”, ha detto. “L’intero appezzamento rientra nella giurisdizione della Toronto Region Conservation Authority. Quando arriverà il momento, gli acquirenti, chiunque essi siano, avranno bisogno di queste persone… disperatamente”.
Tom Rakocevic deputato della zona (!) ha già scritto al Ministro Provinciale del Patrimonio, Michael Ford MPP, chiedendo il suo intervento positivo affinché il sito venga dichiarato, appunto, Patrimonio (leggete la lettera qui). È improbabile che venga preso in considerazione qualche piano di sviluppo finché questo problema non sarà risolto.
Molti altri potenziali “acquirenti”, i diplomati dal liceo San Basilio, costruttori e imprenditori hanno iniziato a farsi avanti con piani e proposte, e per preservare il Santuario e per consentire qualsiasi politica di sviluppo del governo e delle esigenze comunitarie potessero richiedere.
Ci sono troppi pezzi in movimento, tutti attaccati al simbolo del dollaro. Ad essere onesti, coloro che si impegnano per la trasparenza sono irreprensibili. Perché Zachery Shwaluk abbia scelto o cercato gli attuali acquirenti rimane un mistero.
Il governo provinciale è nel bel mezzo di una questione di sviluppo sempre più complicata per quanto riguarda le aree ecologicamente protette. Quei devoti possono rappresentare una strategia di uscita onorevole.
Ad oggi sono quasi 20.000 le persone che hanno firmato una petizione a sostegno del Santuario Mariano. Inoltre, il consigliere Perruzza ha fatto sapere che il suo sito web presto accetterà link a coloro che vorranno dichiarare il proprio sostegno.
Sembra che il secondo round sia incentrato sulla pazienza e sulla resilienza.
