Canada

Il Canada non fa più figli
e punta sui migranti

TORONTO – Lo scorso anno il numero di bambini nati in Canada è sceso al livello più basso da 17 anni a causa della pandemia di Covid-19 e di un tasso di fertilità in calo: è quanto emerge da un rapporto di Statistics Canada pubblicato martedì, che mostra che ci sono state 351.679 nascite registrate in tutto il Paese nel 2022, con una diminuzione del 5% rispetto all’anno precedente, il calo più forte registrato dal Canada dal 2005. Prima del 2022, il numero più basso di nascite registrato risaliva al 2005, con 345.044 bambini nati a livello nazionale.

Mentre lo scorso anno il numero di nascite in tutte le province e territori è diminuito, la Nuova Scozia è stata l’eccezione degna di nota con un aumento del 12,8% dei nati vivi. Il calo maggiore si è invece verificato nel Nunavut, con il numero di nascite in calo dell’11,8% rispetto al 2021.

Il Canada, come molti altri Paesi sviluppati, ha assistito ad un calo delle nascite negli ultimi anni, ma la pandemia di Covid-19 ha influenzato i piani di molte persone di avere figli, ha detto Kate Choi, professoressa associata di sociologia alla Western University, a Global News. “Sebbene il calo della fertilità fosse effettivamente parte di una tendenza più ampia di diminuzione della fertilità che si è verificata in Canada, l’entità della diminuzione è maggiore di quella che ci saremmo aspettati in assenza di Covid-19”. E l’alto costo della vita ha amplificato l’entità del calo delle nascite, ha aggiunto Choi. “È molto costoso avere figli e in questo momento, quando tutto è costoso, è molto difficile per i giovani adulti riuscire ad avere il tipo di stile di vita che consenta loro di avere figli, il che contribuisce a ritardare e perdere la fertilità”.

A questa tendenza, se ne associa un’altra: i cambiamenti nello stile di vita e le decisioni lavorative sono fattori che contribuiscono ad uno spostamento verso famiglie più piccole, afferma Mark Rosenberg, esperto di geografia e professore emerito alla Queen’s University. “Penso che i fattori su cui dovremmo concentrarci siano innanzitutto le decisioni delle donne riguardo alla forza lavoro ed il ritardo della nascita fino ai trent’anni”, ha detto a Global News. E c’è anche un numero crescente di giovani che vivono in famiglie composte da una sola persona, ha aggiunto Rosenberg.

Nonostante il calo delle nascite, la popolazione canadese è cresciuta ad un “ritmo da record”, superando il traguardo di 40 milioni di persone all’inizio di quest’anno, grazie all’aumento dell’immigrazione.

L’impennata della migrazione internazionale sta portando il tasso di crescita della popolazione canadese a livelli mai visti in quasi 70 anni ed è soprattutto l’Alberta a crescere più velocemente di qualsiasi provincia. Le ultime stime demografiche di Statistics Canada mostrano che la popolazione canadese è cresciuta di 1,15 milioni da luglio 2022 a luglio 2023 – il salto più grande nel G7 – ed il tasso di crescita della popolazione canadese è ora del 2,9%, il più alto registrato in Canada in un periodo di 12 mesi nel 1957, quando raggiunse il 3,3% annuo durante il culmine del baby boom e della crisi dei rifugiati ungheresi. Quasi il 98% di tale crescita demografica può essere attribuita al saldo migratorio: il numero dei residenti non permanenti è infatti aumentato del 46%, soprattutto a causa dell’aumento dei permessi di lavoro e di studio; da luglio 2022 il numero dei residenti non permanenti è aumentato di quasi 700.000 arrivando a 2,2 milioni ed il numero degli immigrati è aumentato di 468.817.

Fra le province, a detenere il primato è, dicevamo, l’Alberta, grazie ad un mix di migrazione internazionale e tra le province. Come riferisce la CBC, nell’ultimo anno l’Alberta ha visto 56.245 persone in più trasferirsi nella provincia rispetto a quelle che l’hanno lasciata: è il guadagno annuale più alto (+4%) mai registrato da quando Statistics Canada ha iniziato a raccogliere dati comparativi nel 1971-72. Ma anche altre sette province hanno visto il loro tasso di popolazione raggiungere livelli record: Prince Edward Island +3,9%, Nova Scotia +3,2%, New Brunswick +3,1%, Ontario +3,0%, Manitoba +2,9%, Saskatchewan +2,6% e Quebec +2,3%.

Dati da Global News e CBC – foto di ErikaWittlieb da Pixabay

 

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