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Caso Greenbelt, l’Ndp chiede
una commissione per indagare

TORONTO – Creare una commissione parlamentare ad hoc per fare luce sulla vicenda Greenbelt. È quanto chiede l’Ndp, che ieri a Queen’s Park ha presentato una mozione nella quale viene proposta la formazione di una Select Committee speciale con il mandato specifico di indagare a 360 gradi sulla vicenda che ha già provocato un terremoto politico in Ontario e che potrebbe riservare ancora altre sorprese nell’immediato futuro.

Ma la richiesta presentata dal partito ufficiale di opposizione molto probabilmente è destinata a rimanere carta straccia, in quanto il governo guidato da Doug Ford può fare affidamento su una numerosa maggioranza parlamentare nell’Assemblea legislativa provinciale e il premier ha già fatto capire che considera la vicenda chiusa.

Eppure, le opposizioni sono intenzionate ad anadre avanti per la loro strada alla luce di quanto rivelato dai due scottanti rapporti dell’Auditor General e del commissario provinciale all’Etica, due documenti che hanno causato le dimissioni di due ministri – Steve Clark ha rinunciato al portafoglio delle Politiche Abitative mentre Kaleed Rasheed si è dimesso da ministro dei Servizi Pubblici e delle imprese – con i conseguenti rimpasti di governo.

“L’ho detto prima, e lo dirò di nuovo – ha fatto sapere la leader neodemocratica Marit Stiles – useremo ogni strumento legislativo a nostra disposizione per andare a fondo dello scandalo di corruzione dei conservatori di Ford e ripristinare la fiducia, la trasparenza e la responsabilità a Queen’s Park”.

“La gente ha perso fiducia in questo governo. Troppe domande rimangono”, ha aggiunto Stiles. “Chi nel governo ha dato una soffiata agli speculatori sui cambiamenti della Greenbelt? Chi ha preso la decisione di cambiare direzione politica? Continueremo a fare domande fino a quando non scopriremo l’intera portata delle relazioni fin troppo amichevoli del governo con speculatori ben collegati”.

In passato, quando il Partito liberale era al governo, una commissione creata ad hoc dall’Assemblea legislativa ha contribuito a scoprire la discutibile condotta nello scandalo degli impianti a gas, che ha portato alla condanna del capo dello staff dell’ex premier a quattro mesi di carcere.

All’epoca la creazione della Select Committee fu sostenuta dai parlamentari di tutti i partiti.

“Una commissione ad hoc è un altro strumento che l’opposizione ufficiale dell’Ontario sta usando per far risorgere la fiducia e la responsabilità nel governo”, ha concluso Stiles.

Ma il governo da questo orecchio non ci sente. Ieri mattina, durante il Question Period, sia il premier Ford che il nuovo ministro per le Politiche Abitative Paul Calandra hanno ribadito la volontà del governo di voltare pagina e di mettersi alle spalle i veleni di una vicenda che ormai considerano chiusa, visto che lo stesso leader del Progressive Conservative giovedì scorso ha annunciato lo stop definitivo alla cementificazione delle aree protette dalla Greenbelt. “La nostra priorità – ha sottolineato Ford – è quella di costruire nuove case per aggredire la crisi abitativa, case – ha detto rivolgendosi ai deputati provinciali in aula – che saranno edificate in tutti i vostri distretti”.

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