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Le ricette (italiane) dei lettori:
i Bomboloni

TORONTO – Dalla nostra lettrice Daniela Pasini, ecco una ricetta tradizionale italiana: i Bomboloni, nello stile tipico veronese per la notte di Santa Lucia.  Daniela ci racconta un po’ di storia. “A Verona, la mia città natale, la notte tra il 12 dicembre e il 13 dicembre, per i bambini arriva Santa Lucia, la quale con un carrettino trainato dall’asinello e insieme al suo accompagnatore il Castaldo, porterà tantissimi doni a tutti i bimbi buoni”.

“La storia di questa Santa ha origine a Siracusa (Sicilia). Lucia – racconta Daniela – visse tra il 283 d.C. e il 304 d.C.: è stata una martire cristiana al tempo dell’imperatore Diocleziano. Era nata in una nobile famiglia cristiana, rimase orfana di padre quando ancora era una bambina e la sua mamma soffriva di forti emorragie da cui non riusciva a guarire. Un giorno convinse la mamma ad andare a pregare sulla tomba di Sant’Agata e implorare la grazia per la sua guarigione. Mentre era intenta a pregare, Lucia ebbe una visione: Sant’Agata le diceva che non aveva bisogno di chiedere la grazia, in quanto proprio per la sua grande fede la mamma era già guarita. La mamma effettivamente guarì e tutte e due tornarono a Siracusa”.

“Ma da quel giorno Lucia volle consacrarsi a Dio. Iniziò a vendere tutti i suoi averi – prosegue Daniela – e ruppe il fidanzamento con il suo promesso sposo. Quest’ultimo per vendetta denunciò Lucia come cristiana. Così Lucia fu portata davanti al tribunale, dove il prefetto Pascasio ordinò che, come tortura, fosse trascinata in un luogo di perdizione. Ma si manifestò un prodigio: Lucia diventò inamovibile, nonostante gli sforzi non riuscivano a muoverla di un centimetro. A questo punto il prefetto la fece uccidere con un pugnale. Ma lei fece in tempo a profetizzare la fine delle persecuzioni della chiesa cristiana e la caduta dell’impero di Diocleziano”.

“Altra leggenda vuole che Lucia si recasse nelle catacombe per sfamare e confortare i poveri cristiani che si nascondevano dalle persecuzioni. Scoperta dai soldati, questi la martirizzarono, togliendole gli occhi”.

“Leggende a parte, questa è una festa molto sentita nella mia città. La sera del 12 dicembre – spiega Daniela – i bimbi preparano latte e biscotti per la Santa, un bicchiere di vin brûlé, per il Castaldo e un po’ di fieno per l’asinello. I bimbi devono correre subito a letto e tenere gli occhi ben chiusi, perché Santa Lucia non si può vedere.ricordo quanta era bella la magia di questo momento. Nella piazza centrale, Piazza Bra, il 10 dicembre arrivano le bancarelle di Santa Lucia, dove si possono trovare dolci e giocattoli. La tradizione vuole che mamme e nonne per questo giorno preparino i bomboloni e le frollìni di Santa Lucia. Tra l’altro i bomboloni si possono trovare tutto l’anno, perché sono un po’ il simbolo di Verona, sono il mitico street food di Piazza delle Erbe. Da bambina ricordo che la mamma lo prendeva nelle giornate fredde invernali e… quanto era buono!”.

Ingredienti:
– 300 gr di farina
– 60 gr di burro ammorbidito a temperatura ambiente
– 80 gr di zucchero
– 25 gr di lievito di birra fresco
– 120 gr di latte
– La scorza grattugiata di un limone
– Zucchero semolato per spolverare i bomboloni una volta fritti
– Olio per friggere

Procedimento: in una ciotola, mettete la farina, il burro ammorbidito, lo zucchero e la scorza grattugiata del limone, aggiungete anche il lievito sciolto nel latte tiepido. Lavorate il tutto molto bene e formando una palla di pasta lasciatela lievitare per un’ora. Trascorso il tempo di lievitazione, staccate dei pezzetti di pasta e formate delle palline. Stendete ogni pallina con il mattarello, un po’ sottile. Scaldate l’olio per frittura e friggete i bomboloni da ambo le parti. Scolateli e cospargeteli di zucchero. Possibilmente gustateli ben caldi. Buon appetito!

Daniela Pasini, Toronto

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