Ontario

Ford, un piano da 40 miliardi. E liquori meno cari

TORONTO – Una mega-promessa da ben 40 miliardi di dollari, più la proposta di eliminare il prezzo minimo al dettaglio dei liquori: è il “piano” di Doug Ford e dei Conservatori Progressisti, presentato ieri dal premier uscente.

Non è chiaro dove l’eventuale governo rieletto troverà i soldi, ma Ford ha assicurato: “Negli ultimi anni siamo stati molto responsabili dal punto di vista fiscale. “Siamo gestori fiscali prudenti con il denaro dei contribuenti. Non solo non abbiamo aumentato le tasse, ma abbiamo ridotto il costo del pagamento del debito dei governi precedenti”. Inoltre, secondo lui la crescita economica aiuterà a compensare parte della spesa. Al tempo stesso, però, ha ammesso che se le tariffe minacciate dagli Stati Uniti verranno implementate, l’Ontario non sarà in grado di pareggiare il proprio bilancio.

Proprio per questo, il piano di Ford prevede miliardi di dollari di spesa pianificata per rispondere a tali dazi: oltre ad un conto “Protect Ontario” da 5 miliardi di dollari, ci sono 10 miliardi di dollari a sostegno dei datori di lavoro attraverso un differimento delle tasse, fino a 3 miliardi di dollari in più in buste-paga e sgravi sui premi, fino a 40 milioni di dollari per i Comuni colpiti dalle tariffe e fino a 120 milioni di dollari per aumentare lo sconto sugli alcolici all’ingrosso di bar e ristoranti. E, a proposito di alcolici, c’è pure – dicevamo all’inizio – la proposta proponendo di eliminare il prezzo minimo per gli alcolici, che così inevitabilmente calerà.

Sempre ieri, Doug Ford ha incassato l’appoggio dell’International Union of Painters and Allied Trades District Council 46 (IUPAT DC46), che rappresenta più di 8.000 membri che lavorano in vari settori in tutto l’Ontario, tra cui imbianchini, finitori di cartongesso, tecnici del vetro e del metallo, tecnici di porte automatiche, operatori “Hazmat”. Inoltre, ha ottenuto il supporto anche della Brick and Allied Craft Union.

E gli altri candidati? Ieri la leader liberale Bonnie Crombie era a Ottawa ed è tornata a parlare di sanità: “I nostri ospedali sono stracolmi e che sono sottofinanziati, i tempi di attesa sono enormi – ha detto – : tutti gli ospedali devono essere ampliati e sviluppati”. Sanità in primo piano anche per Marit Stiles, leader dell’NDP: “Potete star certi che un nostro governo la rafforzerà e la proteggerà. Come premier – ha detto – recluterò migliaia di medici, tagliando la burocrazia, espandendo la sanità al Nord e favorendo l’ingresso di 13.000 medici formati a livello internazionale”. Mike Schreiner, leader dei Verdi, ha a sua volta ribadito che il suo partito “finanzierà adeguatamente gli ospedali rurali e locali, sosterrà gli operatori sanitari e garantirà che tutti i cittadini abbiano un medico”.

Intanto, ieri sono arrivati i numeri dell’affluenza ale urne durante il voto anticipato dello scorso weekend: secondo Elections Ontario, 678.789 elettori si sono recati ai seggi: il 6,14% degli elettori aventi diritto, rispetto al 9,92% (1.066.545 persone) del 2022, quando però il voto anticipato durò dieci giorni contro i tre di questa volta.

Nelle foto in alto e qui sopra: Doug Ford, ieri, con le delegazioni dell’IUPAT DC46 e della Brick and Allied Craft Union (foto da Twitter X – @fordnation

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