Canada

Emergenza staff,
dalla cucina alle corsie

TORONTO – Dalla cucina alle corsie il passo è breve. Almeno così sembra. La carenza di personale c’è ed è seria al punto che l’Headwaters Health Care Centre (HHCC) di Orangeville ha chiesto al suo staff di fare degli straordinari sabato, domenica scorsi ed oggi e di farli dove c’è più bisogno.

Secondo il Service Employees International Union (SEIU) l’Headwaters Health Care Centre nelle ultime ventiquattrore parte del personale impiegato nella cucina dell’ospedale è stato riassegnato per aiutare gli infermieri nei piani di degenza.

Una richiesta, questa avanzata dal nosocomio che si trova nella città che dista circa 70 chilometri da Toronto, che mette in luce tutta la gravità della scarsità di personale negli ospedali della provincia. “Quello che stiamo vedendo qui è che gli ospedali devono farsi carico del problema da soli e che hanno la capacità di farlo con gli ordini di emergenza. In base a questi chiedono allo staff non regolamentare di aiutare il corpo infermieristico che all’interno di questi ospedali è estremamente a corto di personale”, ha affermato la presidente del CEIU Sharleen Stewart.

La situazione, ha aggiunto la Stewart, è motivo di grande preoccupazione. “Ricevo telefonate dagli infermieri, turbati innanzitutto per il fatto che ad assisterli nelle loro mansioni è personale non regolamentato che non è in grado ovviamente di svolgere i compiti di competenza degli infermieri – ha detto la presidente del sindacato – allo stesso tempo, questa situazione sta aggiungendo altra pressione sugli infermieri già sovraccarichi di lavoro che si trovano a dover cercare di dare delle direttive a questo personale privo di training sul da farsi”.

Non è una situazione facile per la categoria, insomma. La Stewart lancia quindi l’allarme e invita il premier Doug Ford e il suo governo ad agire ora e far fronte alla crisi dell’organico in tutto il sistema sanitario. “Premier Ford, i suoi ospedali sono allo sfascio. Deve affrontare l’emergenza ora. La invitiamo a riunirci per sviluppare il piano per le risorse umane per la salute. I lavoratori devono vedere fatti, non ascoltare solo parole di speranza”, ha detto in modo chiaro e forte la Stewart.

Sul sito dell’ospedale di Orangeville il presidente e ceo Kim Delahunt ha postato un messaggio al riguardo la situazione in cui versa la struttura a causa della mancanza di staff. Nel post Delahunt ha affermato che il 4,8% dei 925 dipendenti, medici e ostetriche dell’ospedale sono malati e sono in auto isolamento a causa del Covid-19 ed ha notato che nonostante le assenze, “l’ospedale ha mantenuto livelli di personale sufficienti”.

Delahunt ha affermato che parte del personale – incluso quello infermieristico delle cliniche ambulatoriali e delle sale operatorie che ora forniscono assistenza nelle unità di degenza – è stato ridistribuito in altre aree con maggiori necessità. “Le riunioni giornaliere del personale con i nostri leader aiutano a pianificare le esigenze quotidiane e future. I turni proposti al personale vengono discussi in anticipo il più possibile, in modo che i nostri dipendenti vengano informati su dove lavoreranno durante il turno successivo”, ha scritto Delahunt.

L’Headwaters Health Care Centre non è l’unico ospedale a versare in una situazione così difficile. Nella regione di Peel, ad esempio, il Trillium Health Partners (THP) chiede al personale non sanitario di “fornire supporto ai team di assistenza in prima linea” nelle prossime settimane a causa dell’elevato numero di pazienti, di cui 276 con Covid-19, nei suoi ospedali – Credit Valley, Mississauga Hospital e Queensway Health Centre.

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