Il Commento

Ecco un difensore
dei diritti dei genitori

TORONTO – Il Canada è un paese “democratico” raffinato, sofisticato e ricco di sfumature, governato da una Monarchia Costituzionale, guidato da una Costituzione che stabilisce autorità specifiche e le assegna a giurisdizioni geopolitiche (Province/regioni). I suoi cittadini godono dei diritti civili interpretati in quel contesto e in quello di una Carta dei Diritti e delle Libertà.

Tanto per inquadrare il discorso e senza voler offendere alcun luogo o popolo di seguito indicato, tra quelle province e territori semiautonomi, “le dimensioni non contano”.

Il New Brunswick, provincia/regione marittima della costa orientale, ha una superficie pari al 25% dell’Italia. La sua popolazione è approssimativamente equivalente alla popolazione di Mississauga, Ontario – poco meno di 800.000 residenti, solo l’1,3% di quella italiana e solo la metà del numero di coloro che si identificano etnicamente/culturalmente come italiani in Canada. È anche l’unica provincia ufficialmente bilingue del paese.

Quando parla il suo Premier, vale la pena ascoltarlo. Alla fine degli anni Ottanta, il tentativo di riscrivere e riconfigurare la Costituzione come Meech Lake Accord si arenò quando l’allora premier Mc Kenna disse: “grazie ma no, grazie”.

Gli ideologi nelle “guerre culturali” di oggi stanno incontrando un blocco stradale nel New Brunswick mentre il premier Higgs pianta il suo stendardo in difesa dei diritti dei genitori nelle scuole. “Come osa!”, gridano gli attivisti radicali la cui visione della vita inizia e finisce con una “ideologia di genere” e conseguenti azioni che scaturiscono dalla sua espressione o affermazione, indipendentemente dall’età o dalla “responsabilità sociale”.

È importante rendersi conto che il governo Higgs (Conservatore) non sta togliendo “diritti” a nessuno. Ha cercato di chiarire alcune linee di rendicontazione e di decisione nelle scuole in quanto riguardano i minori – bambini di età inferiore ai diciotto anni.

Può essere utile ricordare che la Legge non ritiene valido alcun contratto, scritto o meno, in cui una delle parti sia minorenne – a meno che un genitore o tutore legale non firmi insieme. È il modo in cui la società ha concordato collettivamente di proteggere i minori [da se stessi e dagli altri]. Prova a stipulare un’assicurazione, ad ottenere una patente di guida valida, a comprare una casa, eccetera.

È convenzione, rafforzata dalla legge, che le persone di età inferiore ai diciotto anni non siano ritenute sufficientemente mature e capaci di assumere decisioni e impegni con una piena comprensione dei potenziali esiti come potrebbe esserlo un partner contrattuale “maggiorenne”. I genitori finiscono per assumersi le responsabilità, morali e/o legali.

Il governo di Higgs ha introdotto cambiamenti nell’istruzione che richiederebbero ai genitori di fornire il consenso scritto prima che gli insegnanti accettino di rivolgersi agli studenti con il loro pronome preferito (seriamente o no). Inoltre, agli insegnanti potrebbe essere richiesto di consultare i genitori se un(a) bambino(a) “manifesta” la disforia di genere e che detti genitori siano presenti se viene chiamato uno psicologo infantile per esaminare il bambino.

Un paio di ministri di Higgs non erano d’accordo e hanno votato contro le misure. Li ha cambiati. Alcuni politici federali hanno deciso di intervenire con opinioni che nulla hanno a che fare con i loro ruoli giurisdizionali.

In qualche modo le loro grida di “discriminazione” suonano vuote. Così come la loro “preoccupazione” che la dimora familiare possa non essere un “luogo sicuro”. Queste potrebbero essere le eccezioni che confermano la regola. Le proteste dei genitori ovunque stanno aumentando di dimensioni e volume mentre strillano “lasciate in pace i nostri figli!”

Buon Canada Day!

Nella foto in alto: il premier del New Brunswick, Blaine Higgs, durante una manifestazione (foto da Twitter – @premierbhiggs)

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