Toronto

“Crisi di salute mentale,
intervengano i governi”

TORONTO – L’emergenza è tra di noi e il sindaco di Toronto John Tory dichiara che è giunto il momento di agire, di affrontare la “crisi di salute mentale” che si sta allargando a macchia d’olio. E per farlo chiede un vertice nazionale sul benessere psichico. Intervistato da Cp24 Breakfast, ieri il primo cittadino ha tracciato un legame tra la salute mentale e alcuni degli inquietanti atti di violenza che sono accaduti in città. “Ci sono persone che sono timorose a indicare una connessione tra alcuni degli incidenti ai quali stiamo assistendo e la salute mentale. Io non ho alcun problema a farlo – ha detto Tory – perché alla fine, ci sono casi che sono la prova lampante che alcune persone hanno squilibri mentali quando ad esempio spingono sui binari della metropolitana qualcuno che non conoscono o una persona anziana su un marciapiede facendola cadere e morire”.

L’aumento di atti di violenza insensati e del tutto gratuiti ha investito anche i mezzi di trasporto e le stazioni metropolitane del Toronto Transit Commission (TTC). Una escalation di aggressioni fisiche apparentemente casuali che, dice il sindaco, “è scioccante”.

Risale a ieri mattina l’inseguimento di due dipendenti dell’agenzia di trasporto pubblico alla stazione di Dundas, a Yonge e Dundas Street, da parte di un sospetto che brandiva una siringa. I lavoratori sono riusciti a infilarsi in una cabina ed il sospetto è stato arrestato dalla polizia. Martedì pomeriggio invece ad essere stata presa di mira da Leah Valdez di 43 anni – fermata ed ora accusata di tentato omicidio – è stata una giovane di 23 anni che a bordo di un tram, che si trovava in prossimità di Bloor Street e Spadina Avenue, è stata accoltellata più volte al viso e alla testa. Ferite, che ieri in un aggiornamento sull’episodio, la polizia di Toronto ha definito talmente gravi da rendere la vittima permanentemente disabile.

Ma l’elenco di questi fattacci è ancora lungo. A Scarborough quattro ragazzi di 13 anni – sì proprio 13 anni – devono rispondere dell’aggressione a due operatori del TTC che stavano andando a ritirare i loro mezzi per iniziare il turno di lavoro. I quattro adolescenti fermati facevano parte di un gruppo di 10-15 ragazzi che si è poi dileguato. Fortunatamente gli autisti non hanno riportato ferite gravi. Andando a ritroso nel tempo, risale a sabato sera l’aggressione alla dipendente del TTC Alexandra Stoeckle di 24 anni che è stata colpita con una pistola ad aria compressa. Ed ora mentre il sindacato dei dipendenti dell’agenzia di trasporto della città dice “che quando è troppo è troppo” e che i loro membri “non dovrebbero andare a lavorare tutti i giorni temendo per la propria vita”, la Stoeckle ha scritto una lettera aperta al sindaco John Tory e al ceo del TTC Rick Leary, chiedendo che si faccia qualcosa. “Questi non sono incidenti una tantum, si tratta di attacchi mirati. Sia i dipendenti che i passeggeri non sono sicuri quando viaggiano, guidano e aspettano i mezzi del TTC – ha scritto Stoeckle – qualcosa deve cambiare. E le persone devono ricordare che siamo esseri umani, abbiamo famiglie e prima ancora di essere dipendenti del TTC, siamo persone”.

La violenza ha ovviamente una molteplicità di cause tra le quali i disturbi mentali che sovente sfociano in aggressioni e gesti delinquenziali. Ora Tory, dopo episodi di questo genere che si ripetono con una frequenza quotidiana, suona il campanello d’allarme. “Occorre fare di più per affrontare la crisi di salute mentale”, ha detto invitando il primo ministro e i premier a riunirsi per trovare soluzioni efficaci. “La mancanza di supporto per la salute mentale contribuisce indubbiamente a una serie di problemi che stiamo riscontrando nelle città di tutto il Paese – ha affermato Tory – alcuni di questi potrebbero essere stati causati dall’esperienza della pandemia, ed è giunto il momento di affrontare in modo approfondito questa possibile causa ed effetto”.

D’altra parte, ha sottolineato il sindaco, la domanda di servizi psicologici in Ontario l’anno scorso è cresciuta del 50% e secondo l’Ontario Psychological Association, circa 900.000 giovani della provincia soffrono di malattie mentali.

Tory ha affermato che mentre Toronto ha tentato di rispondere a un’ondata di problemi di salute mentale e abuso di sostanze con iniziative come il progetto pilota Toronto Community Crisis Services, l’assistenza sanitaria è in ultima analisi responsabilità dei governi provinciale e federale. “La mancanza di spesa per la salute mentale, in particolare mentre usciamo dalla pandemia di Covid-19, è dolorosamente evidente per le strade dei comuni di tutto il paese. Quando le persone soffrono e non sono in grado di ricevere un sostegno adeguato, spesso vengono lasciate al loro destino sulle nostre strade, sui nostri sistemi di trasporto e nei nostri pronto soccorso”, ha detto Tory. “Quando i governi federale e provinciale non finanziano in modo completo e adeguato l’assistenza sanitaria mentale, la responsabilità viene scaricata su comuni mal attrezzati in tutto il Canada che non hanno le risorse finanziarie per affrontare questa crisi che va a ricadere sui nostri shelter, sulla nostra forza di polizia, sui nostri sistemi di trasporto pubblico e sui pronto soccorso degli ospedali”.

Non si può mettere la testa sotto la sabbia, ignorare i problemi e i rischi non è il modo per farli sparire. “Affrontare la crisi della salute mentale richiederà lo stesso livello di determinazione e cooperazione che è stato necessario per combattere la pandemia di Covid-19”, ha concluso il sindaco Tory.

Nella foto in alto, tratta dal profilo Instagram torontosmayor, il sindaco John Tory

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