Canada

Circa 4 milioni di canadesi vivono all’estero: tendenza in netto aumento

TORONTO – Aumenta il numero di canadesi che decidono di vivere all’estero. Da sempre Paese d’immigrazione, ora il Canada sta lentamente diventando una Nazione dove il fenomeno dell’emigrazione si consolida raggiungendo livelli mai visti in passato.

Stando ai dati presentati dal McGill Institute for the Study of Canada, sulla base delle ultime elaborazione di Statistics Canada, attualmente sono circa 4 milioni i canadesi residenti all’estero. Rispetto al 1990 – si legge nel rapporto – questo numero è aumentato del 36 per cento e la tendenza degli ultimi anni è costantemente in crescita.

Dei canadesi che hanno lasciato il nostro Paese per stabilirsi oltreconfine, il 33 per cento è costituito da persone nate in Canada, il 51 per cento da persone che hanno acquisito la cittadinanza per discendenza (ereditandola dai genitori), mentre solo il 15 per cento è rappresentato da cittadini di altri Paesi che sono venuti a vivere in Canada, ne hanno acquisito la cittadinanza e hanno poi deciso di tornare a vivere nel loro Paese d’origine.

Sono gli Stati Uniti il Paese che ospita la più grande comunità canadese all’estero, poco più di un milione di connazionali che hanno deciso di andare a vivere a Sud del confine. A seguire, in questa speciale classifica troviamo Hong Kong (300mila), Francia (90mila), Gran Bretagna (87mila), Libano (45mila), Emirati Arabi Uniti (40mila), Pakistan (30mila) e Australia (27mila).

Per i canadesi naturalizzati, coloro che acquisiscono la cittadinanza più tardi nella vita, il Institute for Canadian Citizenship ha affermato che il Paese sta assistendo a un costante aumento della migrazione dopo quattro-sette anni dall’arrivo in Canada. Tra il 2017 e il 2019, i modelli migratori successivi sono stati superiori del 31% rispetto alla media, con un impatto sugli obiettivi di immigrazione del Canada.

Il rapporto del McGill Institute for the Study of Canada sottolinea come la tendenza all’avanzamento della migrazione si probabilmente legata “all’aumento dei costi della vita in Canada e a percorsi irrealistici verso il riconoscimento dei diplomi stranieri”.

Secondo i dati dell’Asia Pacific Foundation of Canada (APFC), i canadesi hanno forti legami con l’Asia orientale, con Corea del Sud, Cina e Giappone che si classificano tra i primi 10 paesi in cui risiedono i canadesi.

Ma mentre il numero di canadesi all’estero può essere in crescita, il rapporto McGill rileva che il rapporto del Canada con la sua diaspora è definito da una mancanza di sostegno e attenzione. Aree come la copertura sanitaria, la tassazione e il voto sono indicazioni di questa relazione, afferma il rapporto. Ad esempio, mentre le province hanno una propria serie di linee guida che consentono ai residenti di mantenere la copertura sanitaria provinciale durante le assenze prolungate, la loro copertura può essere annullata se si trasferiscono in modo permanente.

Il rapporto chiede una maggiore trasparenza per aiutare la diaspora ad accedere alle informazioni pertinenti prima e durante il loro soggiorno all’estero.

Per la tassazione, due gruppi di canadesi sono ancora tenuti a presentare dichiarazioni dei redditi annuali e a pagare le tasse sul loro reddito canadese: i residenti temporaneamente al di fuori del Canada e coloro che risiedono in altri paesi e pagano le tasse solo sul reddito percepito in Canada.

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