Toronto

Chow sindaco, decisive
le divisioni al centro

TORONTO – Olivia Chow è il nuovo sindaco di Toronto. L’ex parlamentare dell’Ndp, grazie al 37,2 per cento delle preferenze raccolte, ha battuto la principale avversaria Ana Bailao, che non è andata oltre il 32,5 per cento dei voti validi. Staccatissimi gli altri candidati, ben al di sotto di quanto era stato previsto dagli ultimi sondaggi. Mark Saunders si è fermato all’8,6 per cento, Anthony Furey al 5 per cento, Josh Mathlow al 4,9 per cento, Mitzie Hunter al 2,9 per cento, Chloe Brown, al 2,6 per cento e Brad Bradford all’1,3 per cento. Andiamo ad analizzare i dati principali di queste elezioni.

L’affluenza. Contro tutte le previsioni, questo voto ha visto un incremento dell’affluenza. Si è passati dal 29 per cento dell’ottobre 2022 al 38 per cento. In tutto hanno espresso la loro preferenza 722mila elettori: gli aventi diritto erano 1,89 milioni. Ad incidere su questo dato è stato l’alto livello di competitività tra i candidati, rispetto al risultato scontato delle ultime elezioni che furono una sorta di plebiscito per John Tory.

Le divisioni al centro. La frammentazione del voto per i vari candidati di area centrista ha di fatto determinato la sconfitta dalle Bailao e ha favorito la corsa della Chow. I voti necessari all’ex vice sindaca per scavalcare l’ex deputata dell’Ndp sono andati a Matlow, Hunter e Bradford: di fronte al passo indietro di questi candidati prima del voto, oggi staremmo commentando un risultato molto diverso.

Gli elettori hanno puntato sul voto utile. Confrontando i risultati finali con gli ultimi sondaggi effettuati a Toronto, scopriamo che l’elettorato ha decisamente virato sul voto utile: una fetta consistente degli elettori alle urne ha abbandonato il candidato di bandiera per puntare sulla candidata che aveva le maggiori credenziali per sbarrare la strada alla Chow. Solo in questo modo si spiega il dimezzamento del consenso per Saunders, Furey, Matlow, Hunter e Bradford nel giro di pochi giorni e, contemporaneamente la crescita esponenziale – ma insufficiente alla fine – per la Bailao.

Restano le divisioni geografiche. Come nelle precedenti elezioni municipali, anche in questo tornata elettorale Toronto si scopre come una città estremamente divisa. Esiste una frattura netta tra il centro città, che lunedì ha votato in massa per la Chow, rispetto alle aree periferiche, che hanno invece puntato sulla Bailao. Nei venticinque distretti elettorali della città, la Chow ha ricevuto più voti della rivale in quattordici, mentre l’ex vicesindaca ha avuto la meglio in undici.

La grande sconfitta. Quella della Bailao può apparire come una grande rimonta senza lieto fine. Fino alla scorsa settimana l’ex consigliera comunale vivacchiava nei sondaggi attorno al 10 per cento, poi c’è stata l’impennata degli ultimi giorni. Detto questo, a bocce ferme, non si riesce davvero a capire come una candidata che godeva del sostegno di tre ex sindaci – tra i quali anche quello di Tory – di tutti i sindacati del settore privato – in primis Liuna e carpentieri – di buona parte dei consiglieri comunali, di una pletora di deputati provinciali, parlamentari federali, del principale giornale di Toronto – lo Star – abbia potuto perdere. La Bailao c’è riuscita, e questa suona un po’ come il de profundi della sua carriera politica.

La destra rallenta. Meglio non è certo andata ai candidati posizionati a destra. L’8,6 per cento di Saunders è un risultato molto deludente, visto anche che l’ex capo della polizia di Toronto poteva contare sull’endorsement del premier Doug Ford. Oltre le aspettative invece Furey, che con il quarto posto getta le basi per una futura carriera politica in uno dei tre livelli di governo.

Il difficile viene adesso. Messi da parte i festeggiamenti, adesso per il nuovo sindaco arriva il difficile. Il buco di bilancio da 1,2 miliardi di dollari deve essere una delle priorità, così come il riallacciare i rapporti con la provincia e con il governo federale. Politiche abitative, sicurezza, traffico, Ttc, tasse sulle case: sono tutti faldoni scottanti che la nuova amministrazione dovrà affrontare con pragmatismo ed efficacia.

Nella foto, la festa nel quartier generale della Chow dopo la conferma della vittoria (foto Twitter – Olivia Chow)

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