Canada

Casi in salita
ma il Canada riapre
i confini con gli Usa

TORONTO – La riapertura dei confini ai turisti americani, che da ieri possono giungere in Canada, è stata accolta in modo diverso: da un lato medici ed esperti sanitari giudicano la decisione di Ottawa azzardata, dall’altro i commercianti della Niagara Region non vedevano l’ora di tornare a guadagnare dopo tanti mesi di magra.

È un allentamento delle restrizioni dei viaggi al confine che arriva proprio nel momento in cui i contagi hanno ripreso quota: quando la decisione è stata presa il 19 luglio l’Ontario registrava una media nell’arco di sette giorni pari a 155 casi ma ora questa media è salita a 261. Secondo molti esperti, la quarta ondata di Covid-19, è già tra di noi. La dottoressa Susie Hota, direttore medico dell’Infection Prevention and Control all’University Health Network, dice senza peli sulla lingua, che questo sia un momento rischioso per riapre il confine e che il Canada possa così facendo importare casi dal sud del confine.

Tutti i viaggiatori in arrivo devono essere immunizzati con un vaccino approvato da Health Canada almeno 14 giorni prima dell’arrivo nel paese e mostrare la prova di un test molecolare negativo per COVID-19 che non ha più di 72 ore: i quattro vaccini accettati sono Pfizer-BioNTech, Moderna, Oxford-AstraZeneca, noto anche come Covishield, e Johnson & Johnson. La prova della vaccinazione deve essere caricata sull’app “ArriveCAN” e tutti i viaggiatori devono comunque fornire un piano di quarantena per ogni evenienza.

Da parte loro, tuttavia, gli Stati Uniti stanno resistendo alla richiesta di allentare le restrizioni sui viaggi non essenziali ai valichi di terra e non dicono quando ciò potrebbe avvenire. I viaggiatori per via aerea e marittima sono esenti, ma non i passeggeri in treno, traghetto e battello da diporto.

Una discrepanza, questa tra i due stati, che non ha mancato di scatenare polemiche. Gli Usa però al momento tacciono.

Ma anche se la variante Delta non fa dormire sonni tranquilli le aziende della regione del Niagara sono ansiose di accogliere di nuovo i visitatori americani per la prima volta dopo più di un anno.
I commercianti della regione del Niagara, che segna il confine della provincia, fa molto affidamento sul turismo ed ha atteso con ansia la revoca delle restrizioni. “Dopo 17 lunghi mesi, siamo molto lieti di accogliere nuovamente i visitatori statunitensi alle Cascate del Niagara in Canada -, ha affermato Janice Thomson, responsabile del turismo delle cascate del Niagara – quasi il 30% dei visitatori dell’area proviene dagli Stati Uniti”.

Il proprietario di Niagara Wine Tours International ha affermato che la domanda è aumentata da quando l’Ontario ha iniziato a riaprire e si prevede che aumenterà con i cambiamenti apportati al confine. “Siamo entusiasti di avere i nostri amici statunitensi in visita ancora una volta”, ha detto Lance Patton, osservando che i viaggiatori degli Stati Uniti spesso visitano l’area per festeggiare compleanni, celebrare anniversari, organizzare eventi aziendali e godersi le vacanze di gruppo.

Il sindaco di Niagara Falls Jim Diodati, infine, ha detto che la sua città è felice di poter tornare a una quasi normalità: Diodati chiede da mesi la riapertura del confine in quanto l’economia della città dipende fortemente dai turisti.

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