Canada

Carbon tax, nuova grana
per Trudeau: cinque premier
chiedono l’incontro

TORONTO – Le esenzioni sulla Carbon Tax continuano a provocare problemi per Justin Trudeau. Dopo una lunga settimana di scontri, accuse e veleni a Ottawa tra il primo ministro, il leader dell’opposizione Pierre Poilievre e Jaghmeet Singh, caratterizzata dalla bocciatura della mozione del leader dell’Ndp e dal fuoco incrociato dei conservatori contro il governo liberale, ad aprire un nuovo fronte sono cinque premier provinciali, che chiedono a Trudeau un incontro immediato per fare chiarezza sulla delicata questione.

Doug Ford, Scott Moe, Blaine Higgs, Tim Houston e Danielle Smith hanno scritto una lettera aperta al primo ministro nella quale sostanzialmente si chiede di estendere le esenzioni della Carbon tax a tutte le fonti energetiche utilizzate per i riscaldamento domestico: una richiesta, quella avanzata dai premier dell’Ontario, dell’Alberta, della Nova Scotia, del Saskatchewan e del New Brunswick, che era stata già bocciata dal leader liberale nei giorno scorsi.

Nella lettera aperta, i premier hanno scritto che, pur “essendo lieti che il Canada atlantico abbia ricevuto un’esenzione dal prezzo del carbonio sul gasolio per il riscaldamento domestico, utilizzato da circa il 30% dei residenti, ritengono che esenzioni simili debbano seguire”.
“Molte famiglie canadesi – si legge nella missiva – non usano il gasolio per il riscaldamento domestico e usano invece tutte le forme di riscaldamento per riscaldare le loro case. L’inverno sta arrivando e anche queste persone meritano una pausa”, si legge nella lettera. “È di vitale importanza che le politiche e i programmi federali siano messi a disposizione di tutti i canadesi in modo giusto ed equo”.

I premier hanno aggiunto che ritengono che questa decisione abbia “causato divisioni in tutto il paese” “individuando i canadesi dell’Atlantico” per questo sollievo.

Sebbene sia stata controversa sin dalla sua prima proposta, la tensione intorno all’esenzione limitata al gasolio è aumentata negli ultimi mesi, poiché l’inflazione elevata e la crescente crisi del costo della vita continuano a mettere sotto pressione i canadesi.

I canadesi ricevono sconti sulla loro dichiarazione dei redditi per compensarli per il prezzo del carbonio, indicato come “incentivo per l’azione per il clima”, con importi che variano a seconda di dove vivi. Secondo il responsabile del bilancio parlamentare canadese, l’80% delle famiglie riceverà dallo sconto più di quanto pagherà per il prezzo del carbonio.

Ora, con le opposizioni sul piede di guerra e con la presentazione del Fall Economic Statement alle porte – il ministro Chrystia Freeland lo ha annunciato per il 21 novembre – Trudeau dovrà risolvere anche questa nuova grana che rischia di alimentare il malcontento nei suoi confronti.

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