Canada

Il trasferimento di Bernardo
sarà riesaminato

TORONTO – Dal penitenziario di massima sicurezza dove sta scontando la condanna all’ergastolo il killer e stupratore seriale Paul Bernardo è stato trasferito in un carcere di media sicurezza del Quebec. Una decisione, questa, che ha scatenato polemiche a non finire. “Paul Bernardo dovrebbe essere riportato in un carcere di massima sicurezza”, ha affermato l’avvocato Tim Danson che rappresenta i genitori di Kristen French e Leslie Mahaffy rapite, torturate e uccise all’inizio degli anni ’90.

Danson ha detto di essere stato informato per telefono la scorsa settimana che Bernardo, che stava scontando la sua condanna presso il Millhaven Institute vicino a Kingston, era stato trasferito a La Macaza, a nordovest di Montreal.

Quel che al legale non va proprio giù è la mancanza di trasparenza del Correctional Service of Canada che, citando i diritti alla privacy di Bernardo, si è rifiutato di rispondere alle domande sul motivo del trasferimento. “Non sono riuscito a sapere neppure se il serial killer e stupratore si trovi in custodia protettiva o abbia la possibilità di socializzare con altri detenuti, come consentito in questo tipo di prigioni”, ha detto Danson.

La serie di agghiaccianti omicidi e stupri commessi da Bernardo – assieme alla moglie Karla Homolka – hanno fatto inorridire per la particolare brutalità. “Questo è uno degli assassini più famosi, sadici e psicopatici del Canada – ha detto Tim Danson a The Canadian Press – abbiamo bisogno che il pubblico in massa, in milioni, scriva al ministro, al Commissioner of correction e ai membri del Parlamento, per esprimere la propria indignazione per questa decisione, che dica che la segretezza non è accettabile. Vogliamo trasparenza”.

A bocciare la decisione di promuovere Bernardo trasferendolo dal carcere di massima sicurezza dove in cui vengono rinchiusi i detenuti considerati particolarmente pericolosi a un istituto di pena di media sicurezza, sono stati molti politici tra i quali Ford, Poilievre e Mendicino. “Paul Bernardo dovrebbe marcire in un carcere di massima sicurezza per il resto della sua miserabile esistenza. Punto e basta – ha dichiarato il premier dell’Ontario Doug Ford – stiamo dalla parte delle sue vittime e delle loro famiglie, comprese quelle di Leslie Mahaffy e Kristen French”.

Il leader conservatore Pierre Poilievre ieri mattina ha avuto parole di condanna in un messaggio postato su Twitter: il trasferimento di Bernardo dimostra l’incapacità del governo federale di proteggere le vittime, ha scritto, la colpa è del primo ministro Justin Trudeau. “Bernardo dovrebbe essere in un istituto di massima sicurezza – ha dichiarato – il governo dovrebbe usare tutti i poteri che ha per invertire questa decisione ridicola. Il signor Bernardo è un mostro”.

Poco dopo è intervenuto anche il primo ministro Justin Trudeau che ha detto di comprendere quanto i canadesi siano “scioccati e sconvolti” dalla decisione del Correctional Service of Canada ed ha assicurato che il ministro della Pubblica Sicurezza Marco Mendicino questa settimana solleverà la questione con il Commissioner of the federal correctional service. “Ho colto l’occasione questa mattina per parlare con il Corrections Commissioner Anne Kelly. Le ho detto che come ex procuratore federale e come canadese, ero profondamente preoccupato e, ancora una volta, scioccato da questa decisione. Mi ha assicurato di aver capito. Mi ha anche assicurato che avrebbe riesaminato la questione”, ha confermato Mendicino.

L’avvocato Danson ha detto che le famiglie French e Mahaffy sono rimaste scioccate nell’apprendere del trasferimento di Bernardo, un trasferimento che ha riportato alla luce decenni di angoscia e dolore. “Debbo dire loro in qualità di avvocato e di amico che a causa del diritto alla privacy di Bernardo non ho alcuna risposta – ha detto il legale – la loro risposta è quella che ci si aspetta ‘E i diritti di Kristen? E i diritti di Leslie?’ Chi pensa a loro?’ Queste sono domande a cui non posso rispondere, posso solo essere d’accordo con loro e condividere la loro disperazione”.

Nella foto in alto, Paul Bernardo (Kingston Penitentiary)

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