TORONTO – Rilanciare l’azione di governo, mettere sul tavolo della discussione nuove idee, gettare le basi per l’agenda dell’esecutivo dell’ultimo anno prima del ritorno alle urne. Sono questi gli obiettivi dichiarati della riunione di governo iniziata ieri ad Halifax che andrà avanti fino a martedì, una tre giorni organizzata dal primo ministro Justin Trudeau per prepararsi al riavvio dei lavori parlamentari tra tre settimane. Chiusa la questione sciopero, con la precettazione dei macchinisti e il ricorso all’arbitrato, l’attenzione del governo ora si sposta sui temi chiave per il prossimo autunno, a partire dalla crisi abitativa e dalle proposte per rafforzare la crescita economica.
Ieri il ministro federale per le Politiche Abitative Sean Fraser ha annunciato il piano del governo per la concessione di alcuni terreni e proprietà ai costruttori per lo sviluppo edilizio di unità abitative a basso costo. Un provvedimento, quello che di fatto ha dato il via al meeting di Halifax, che era già stato messo in cantiere nell’ultimo budget federale.
Un anno fa, il vertice di governo a Charlottetown si era concentrato sull’edilizia abitativa ma i liberali avevano concluso il meeting senza nulla di concreto da annunciare, e i loro numeri nei sondaggi hanno continuato a soffrire. Nel frattempo il governo ha pubblicato il suo piano abitativo aggiornato, con l’obiettivo di costruire quasi quattro milioni di nuove case in meno di sette anni.
Si stima che entro il 2031 saranno necessarie tra i 3,1 e i 3,5 milioni di nuove unità per risolvere la crisi abitativa che ha lasciato il Canada con alcuni degli alloggi meno convenienti tra i paesi sviluppati.
La Canada Mortgage and Housing Company ha avvertito all’inizio di quest’anno che la crisi dell’accessibilità degli alloggi probabilmente durerà fino al 2026, anche se l’avvio di nuove abitazioni potrebbe iniziare a migliorare nei prossimi mesi grazie al calo dei tassi di interesse.
La domanda di alloggi è aumentata in Canada nei primi due anni della pandemia di COVID-19. Tra marzo 2020 e marzo 2022, il prezzo medio di una casa in Canada è cresciuto di oltre il 50% a 835.000 dollari. Da allora la situazione è peggiorata, poiché gli alti tassi di interesse hanno fatto aumentare i costi di prestito e meno persone erano sul mercato per acquistare una casa.
Gli affitti medi sono aumentati di quasi il 25% negli ultimi cinque anni. L’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico riferisce che il rapporto prezzo/reddito delle case in Canada è diminuito da quando ha raggiunto il picco all’inizio del 2022, ma nel complesso il costo di una casa è aumentato del 40% in più rispetto ai redditi canadesi dal 2015.
Gli incontri iniziano la domenica sera con una cena di lavoro, a cui seguiranno due giorni interi di confronti. Oggi il governo ascolterà esperti e consulenti in materia di alloggi, immigrazione ed economia della classe media. Tra loro ci saranno Kevin Lee, CEO della Canadian Home Builders’ Association, il senatore Hassan Yussuff, ex presidente del Canadian Labour Congress, e Maya Roy, ex CEO della YWCA Canada. Le discussioni di domani si sposteranno sulle relazioni Canada-Stati Uniti, con le imminenti elezioni presidenziali che hanno un significato importante per il Canada, che dipende fortemente dal commercio degli Stati Uniti per la sua stabilità economica.
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