Canada

Il delitto di Stoney Creek:
“Una scena spaventosa,
degna di un film horror”

TORONTO – La comunità di Stoney Creek è ancora incredula di fronte all’orribile omicidio di una coppia di fidanzati. A spezzare la vita di due giovani identificati da familiari e datori di lavoro come Carissa MacDonald, 27 anni, e Aaron Stone, 28 anni (nella foto sopra, diffusa dall’Hamilton Police Service), è stato il loro padrone di casa Terry Gerald Brekka.

Due sono le investigazioni in corso: la polizia di Hamilton sta indagando sull’omicidio dei due giovani avvenuto sabato sera mentre la Special Investigations Unit (SIU) sta svolgendo indagini sulla sparatoria con la polizia nella quale Brekka è stato ucciso.

Intanto emergono altri dettagli sulle vittime che avevano intenzione di sposarsi presto. Dalla sua pagina Facebook risulta che Stone era un apprendista elettricista presso la International Brotherhood of Electrical Workers mentre il Linkedin di MacDonald indica che si era diplomata al Mohawk College e che da tre anni e mezzo era una dipendente del Brant Haldimand Norfolk Catholic District School Board.

Quel che rimane un mistero è il movente del brutale assassinio dei due inquilini della casa che si trova al 322 Jones Rd.. La polizia di Hamilton ritiene che la lite tra il proprietario e la coppia che ha preceduto la sparatoria potrebbe essere stata correlata ad un reclamo per la presenza di muffa nel seminterrato dove i giovani vivevano in affitto. “Questo è ciò su cui stiamo indagando per vedere se effettivamente sia questa la ragione che ha scatenato la furia di Brekka – ha detto il detective Steve Bereziuk – penso che la domanda principale sia perché è successo, molte persone vogliono saperlo. Potremmo, però, non essere mai in grado di scoprirlo”.

Quel che sembra invece chiaro è che Terry Gerald Brekka era un operaio siderurgico, che era taciturno, poco socievole e che non aveva rapporti con i suoi familiari che si erano allontanati da lui. Il vicino di casa Tony Greenly ha detto che Brekka era “una persona sgradita e fastidiosa”: l’uomo, racconta Greenly, sarebbe salito in cima al tetto della sua casa per guardare meglio nella sua backyard. Questa “molestia” ha spinto Greenly “a costruire un posto auto coperto per bloccargli la visuale”. “È come se quando eravamo nel nostro giardino fossimo spiati, controllati”, ha detto Greenly a CBC News.

Mentre i funzionari indagano, i vicini stanno fornendo un quadro di come questa tragedia ha preso forma. Dalle loro testimonianze risulta che i due inquilini erano seduti nella backyard ad ascoltare musica e che all’improvviso è scoppiata una lite. Dopo che Stone è stato colpito dai proiettili, la fidanzata in preda al panico, è fuggita. “Abbiamo sentito una donna urlare e abbiamo visto il proprietario rientrare in casa di corsa, è stata una scena spaventosa – ha detto Kevin Jacusiw – ho visto anche che un uomo a bordo di un furgone pickup che passava di lì ha provato ad aiutare la ragazza. Si è fermato, la ragazza correva gridando aiuto, lui le ha urlato ‘sali sul retro del camion’ ma non ha fatto in tempo. Il killer è uscito dalla porta principale e le ha sparato colpendola alle spalle. Una scena, che sembrava tratta da un film horror, di spietata crudeltà”.

Intanto la comunità ricorda le due vittime innocenti come giovani esemplari.

Numerosi genitori a Dunnville hanno dichiarato a CHCH News che MacDonald era impiegata alla St. Michael’s Catholic Elementary School. “Lavorava sodo ed era benvoluta – ha detto una mamma – i bambini che la conoscevano sono devastati dalla notizia”.

Una lettera è stata inviata ai genitori dal presidente del provveditorato e dal direttore all’Istruzione. “È importante dopo tragedie come questa, che come comunità cattolica ci riuniamo per sostenerci a vicenda attraverso la nostra fede. Per favore, ricordate lei e la sua famiglia nelle vostre preghiere”, si legge nella lettera.

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