Canada

Elezioni in Alberta,
si prospetta un testa
a testa Smith-Notley

TORONTO – Il conto alla rovescia è finito in Alberta, la parola passa agli elettori. A conclusione di una campagna elettorale ricca di polemiche e colpi di scena, oggi la Provincia è chiamata a rinnovare l’Assemblea legislativa locale e a decidere chi tra la premier uscente Danielle Smith e l’ex premier Rachel Notley guiderà l’esecutivo provinciale per i prossimi quattro anni.

A differenza della passata tornato elettorale, quando lo United Conservative Party guidato da Jason Kenney vinse a valanga, in questo 2023 le previsioni della vigilia supportate dagli ultimi sondaggi danno una corsa sul filo del rasoio che potrebbe essere decisa da una manciata di voti in quei pochi distretti dove il numero degli indecisi è più alto della media provinciale. Alla dissoluzione dell’Assemblea parlamentare, i conservatori potevano contare su 63 deputati contro i 24 neodemocratici: nel voto del 2019 i tory avevano conquistato il 55 per cento dei voti validi contro 32,6 dell’Ndp.

Stando all’ultimo sondaggio realizzato dalla Leger, il partito guidato dalla Smith si attesterebbe al 49 per cento delle intenzioni di voto, mentre l’Ndp non andrebbe oltre il 46 per cento. Nell’area metropolitana di Calgary, dove il risultato dovrebbe decidere le elezioni complessive, l’Ucp è in testa con il 48 per cento degli intervistati. Dato il margine di errore del sondaggio, i risultati collocano i due principali partiti in un pareggio statistico, afferma il vicepresidente esecutivo di Leger Ian Large.

Ma la vicinanza del voto nell’area di Calgary – selezionato tra 335 intervistati – non è una buona notizia per l’Ndp, che probabilmente ha bisogno di una buona maggioranza dei seggi della città per formare il governo.

“Stiamo assistendo a una riduzione del divario a Calgary per l’Ndp, ma l’Ucp è ancora davanti. Questa non è certo una dinamica che favorisce la Notley”, ha dichiarato Large.

Large ha sottolineato come i sondaggi dell’area di Calgary includano corse distretti elettorali fuori città che tradizionalmente appoggiano l’Ucp, il che significa che il sostegno dell’Ndp all’interno della città potrebbe essere più alto.

Secondo Large anche se l’Ndp finisse con numeri di Calgary migliori di quelli mostrati nel sondaggio, questo potrebbe non essere sufficiente.”Il modo in cui vengono disegnate le circoscrizioni elettorali influenza anche l’esito: un partito potrebbe vincere il voto popolare e perdere le elezioni”.

Alla domanda su chi si aspettano di formare il prossimo governo, il 38 per degli intervistati ha previsto l’Ucp mentre il 32 per cento ha scelto l’Ndp.

Il sondaggio Leger mostra che i neodemocratici sono in vantaggio nell’area metropolitana di Edmonton, con il 56 per cento dei consensi contro il 40 per cento dei conservatori. Ma nelle regioni al di fuori delle due città principali, così come avviene storicamente, i conservatori fanno cappotto, con il 60 per cento delle intenzioni di voto contro il 36 per cento degli ndippini.

Notley, leader dell’Ndp provinciale dal 2014, spera di riuscire a ripetere l’exploit del 2015, quando vinse le elezioni con una netta maggioranza ed entrò in parlamento con 55 deputati, approfittando anche delle fratture della destra che si presentò alle urne divisa: il Wildrose Party guidato da Brian Jean conquistò 21 seggi mentre il Progressive Conservative dell’allora premier uscente Jim Prentice non andò oltre la vittoria in appena nove circoscrizioni elettorali.

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