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Canada l’inflazione si è stabilizzata: rallenta la crescita dei beni alimentari

TORONTO – L’inflazione si è stabilizzata in Canada, dopo i progressivi cali registrati in estate e in autunno. La conferma arriva direttamente da Statistics Canada che ieri ha pubblicato i dati relati al mese di novembre. Ebbene, il costo della vita nel nostro Paese ha registrato un aumento del 3,1 per cento su base annua, lo stesso identico valore di ottobre. Per quanto riguarda le varie voci che hanno influito su questi valori, c’è da registrare un rallentamento degli aumenti dei beni alimentari, che passano dal 5,4 per cento di ottobre al 4,7 di novembre. Di positivo quindi resta il fatto che siamo ben lontani dall’11 e passa per cento di aumento che vedevamo la scorsa estate, di negativo invece c’è che il carrello della spesa continua a viaggiare a velocità molto più sostenuta rispetto al dato generale sull’inflazione. Questo è stato il quinto mese consecutivo in cui la crescita dei prezzi dei generi alimentari è rallentata su base annua, con i prezzi delle bevande analcoliche (-0,6%), delle verdure fresche (+2,5%) e di altre preparazioni alimentari (+6,4%) che hanno contribuito maggiormente al rallentamento. I prezzi dei prodotti alimentari continuano a essere determinati da una serie di fattori internazionali e nazionali.

È utile sottolineare come l’obiettivo più volte dichiarato da Bank of Canada è arrivare al 2 per cento e siccome resta ancora della strada da fare, è probabile come si allontani ancora di più la data del futuro abbassamento dei tassi dii interesse che tanto pesano sui mutui e sulle altre forme di prestiti creditizi. Tanto è vero che proprio sui dati dell’inflazione presentati ieri da StatsCan, i valori ipotecari costituiscono una voce importante sull’aumento generalizzato del costo della vita. Secondo il rapporto, i canadesi hanno continuato a risentire dell’aumento dei prezzi per i costi degli interessi sui mutui (+29,8%), del cibo acquistato nei negozi (+4,7%) e degli affitti (+7,4%), che sono stati i maggiori contributori all’aumento su base annua a novembre.

Su base mensile, l’IPC è aumentato dello 0,1% a novembre, lo stesso tasso di crescita di ottobre (+0,1%). I prezzi della benzina sono diminuiti in misura minore mese su mese a novembre (-3,5%) rispetto a ottobre (-6,4%).

I prezzi dei prodotti alimentari acquistati nei negozi hanno continuato ad aumentare a novembre (+4,7%), ma a un ritmo più lento rispetto a ottobre (+5,4%), con decelerazioni generalizzate tra le componenti alimentari.

Al contrario, i prezzi della carne (+5,0%), delle conserve vegetali e delle preparazioni vegetali (+5,8%) e dello zucchero e dei dolciumi (+8,3%) sono aumentati a un ritmo più rapido su base annua a novembre rispetto a ottobre.

I prezzi dei servizi sono rimasti elevati a novembre, con un aumento del 4,6% su base annua, invariati rispetto a ottobre (+4,6%). I prezzi dei viaggi turistici hanno registrato un’accelerazione su base annua nel mese di novembre (+26,1%) rispetto a ottobre (+11,3%), principalmente per effetto degli eventi che si sono svolti nelle città di destinazione negli Stati Uniti nel mese di novembre. A compensare l’accelerazione dei viaggi è stato un calo dei prezzi dei servizi di telefonia mobile. I consumatori che hanno sottoscritto un piano di telefonia cellulare a novembre hanno pagato il 22,6% in meno rispetto a quelli che lo hanno fatto a novembre 2022.

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