TORONTO – La stretta di mano fra il leader cinese Xi Jinping ed il presidente americano Joe Biden resta indubbiamente l’unica vera notizia del vertice “Apec” (Cooperazione economica Asia-Pacifico) svoltosi a San Francisco nei giorni scorsi, perché “tutto il resto”, come cantava il cantautore italiano Franco Califano, “è noia”, almeno sul fronte canadese. Lo si capisce dal comunicato stampa rilasciato dall’uficio del Primo Ministro canadese, riguardante gli incontri che lo stesso Justin Trudeaui ha avuto nei giorni del forum.
“All’incontro dei leader dellApec di quest’anno – si legge nel comunicato – , il Canada ha approfondito i legami con tutta la regione per garantire la crescita alle popolazioni di entrambe le sponde del Pacifico. A quasi un anno dal lancio della Strategia Indo-Pacifica del Canada, l’incontro è stato un forum importante per approfondire la collaborazione del Canada con le economie regionali sulla resilienza della catena di approvvigionamento, sulla crescita economica sostenibile e inclusiva, sul commercio digitale e sulla sicurezza economica”. E poi: “Durante l’incontro dei leader dell’Apec, il Primo Ministro ha posizionato il Canada come un partner commerciale affidabile e una destinazione privilegiata per gli investimenti, anche in agricoltura, energia pulita e intelligenza artificiale (AI). A margine dell’incontro, il Primo Ministro ha incontrato anche i leader canadesi e americani del mondo imprenditoriale e dell’intelligenza artificiale. Per rafforzare la leadership canadese nella tecnologia, a margine dell’Apec è stato firmato un accordo multimilionario tra BlackBerry e il governo della Malesia. La tecnologia canadese di livello mondiale di BlackBerry è stata scelta per fornire servizi e infrastrutture che aiuteranno a sviluppare la capacità di sicurezza informatica della Malesia e la capacità di contrastare e scoraggiare le minacce basate su cyber”.
Trudeau ha inoltre convocato, sempre a San Francisco, una tavola rotonda di innovatori canadesi, leader tecnologici globali, produttori alimentari e fornitori di servizi logistici per discutere della riduzione dei costi alimentari per i consumatori e dell’aumento della resilienza della catena di approvvigionamento agricola. Il Primo Ministro ha poi incontrato il governatore della California, Gavin Newsom, per discutere le priorità condivise, tra cui la lotta al cambiamento climatico, la crescita di economie forti e il rendere la vita più accessibile per la classe media.
“Dall’intelligenza artificiale, all’energia pulita, all’agricoltura, il mondo guarda al Canada come luogo in cui fare affari. Quando ci assicuriamo che i nostri partner nell’Asia-Pacifico possano investire in Canada e che le aziende canadesi possano fare affari nell’Asia-Pacifico, creiamo posti di lavoro della classe media e facciamo crescere economie sostenibili. Lavorando insieme, costruiamo un futuro più forte e più sano per le persone su entrambe le sponde del Pacifico”, ha commentato Trudeau che però durante il vertice non ha avuto un incontro ufficiale con il principale attore economico dell’Asia-Pacifico, cioè la Cina (solo un rapido e freddo “hello” fra lui ed il leader cinese), i cui rapporti con il Canada sono tuttora pessimi. Joe Biden, invece, non ha perso l’occasione offerta dall’Apec ed il suo lungo colloquio con Xi Jinping e la loro stretta di mano rappresentano forse l’unico risultato concreto del vertice. Concreto per gli americani.