TORONTO – Mentre la campagna di vaccinazione contro il Covid-19 procede in maniera sempre più sostenuta nel mondo, ulteriori misure di contenimento della diffusione del virus, nei confronti del quale è bene non abbassare la guardia, hanno imposto nuovi lockdown in vari Paesi, tra i quali l’Italia.
Tra i molti luoghi investiti (e forse mai esonerati) dalle restrizioni si includono i teatri, i cinema e i musei, che da mesi chiedono a gran voce sostegno al settore e sperano in una sua ripresa.
Nell’ambito delle arti pittoriche, una delle mostre che per il momento ha dovuto chiudere le proprie porte è stata “Le Signore dell’arte. Storie di donne tra ‘500 e ‘600”, originariamente in programma dal 2 marzo al 25 luglio 2021 presso il Palazzo Reale di Milano.
La mostra, oggi disponibile in modalità virtuale prenotabile presso il sito internet https://www.palazzorealemilano.it/mostre/storie-di-donne-tra-500-e-600, è curata da Anna Maria Bava, Gioia Mori e Alain Tapié e realizzata in collaborazione con il Comune di Milano – Cultura, Palazzo Reale, Arthemisia Arte e Cultura S.R.L. “Le signore dell’arte” porta i visitatori alla scoperta di 130 opere di 34 artiste i cui nomi vanno da quelli delle celeberrime Artemisia Gentileschi (1593-1656), Sofonisba Anguissola (1532-1625), Lavinia Fontana (1552- 1614) ad altri per il momento forse meno conosciuti ma che stanno destando sempre più interesse nei circuiti d’arte internazionali.
Fra questi, spicca quello di Orsola Maddalena Caccia (1596-1676), artista manierista e figlia d’arte (il padre Guglielmo era infatti anch’egli pittore), originaria di Moncalvo, in Piemonte, e oggi fortemente quotata nel mercato delle case d’asta. Famosa per le sue nature morte e per i soggetti mutuati dall’iconografia cattolica, come il classico “Madonna con Bambino”, Caccia dedicò la sua vita alla pittura nel monastero delle Orsoline di Moncalvo del quale diventò badessa.
Oltre ai nomi citati, numerose altre artiste in attività fra il ‘500 e il ‘600 in Italia e in Europa arricchiscono questa mostra unica, che speriamo possa riaprire presto per tutti coloro che intendono scoprire la diversità dello stile, dei temi e delle tecniche di queste artiste eccezionali.
Nella foto in alto, alcune opere: da sinistra Cleopatra (Elisabetta Sirani), Giovane donna in vesti orientali (Ginevra Cantofoli) e Venere e Amore (Elisabetta Sirani)