Canada

Protesta camionisti
in arrivo a Toronto:
cresce l’allarme

TORONTO – “Avanti così, togliete la neve dalle strade e dai marciapiedi di Toronto in occasione dell’arrivo del Freedom Convoy. Stiamo arrivando a Toronto questo fine settimana per sbarazzarci dei tiranni John Tory, la Ford Nation e Justin Trudeau e i loro governanti fascisti. Finalmente i soldi dei contribuenti spesi per la giusta causa”. È questo uno dei tanti deliranti messaggi che circolano in queste ore sui social media alla vigilia di quello che si preannuncia come un weekend caotico a Toronto e nella GTA.

Il cosiddetto “Freedom Convoy”, quello che sta creando problemi e disagi da sabato scorso a Ottawa, dovrebbe manifestare davanti a Queen’s Park sabato mattina. Una protesta, quella di un piccolo gruppo di camionisti, che in questi giorni ha fatto da calamita alla variegata galassia no vax canadese, un eterogeneo minestrone nel quale trovano rifugio cospirazionisti, negazionisti, associazioni anti lockdown, estremisti di destra.

Si rischia la ripetizione dello spettacolo vergognoso a cui abbiamo assistito nella Capitale, con tanto di svastiche, bandiere della Confederazione Usa di stampo razzista, senza contare lo sfregio sprezzante alla statua di Terry Fox e alla tomba del Milite ignoto.

Stando a quanto si legge nel programma degli organizzatori, la protesta si raggrupperà in sette punti di ritrovo, per poi dirigersi a Queen’s Park. Grande preoccupazione è stata espressa dal sindaco John Tory.

“Voglio essere assolutamente chiaro sul fatto che sostengo la polizia di Toronto per intraprendere le azioni necessarie per prepararsi a questa possibile protesta con l’obiettivo di fare tutto il possibile per proteggere la sicurezza dei residenti e delle imprese di Toronto e per ridurre al minimo eventuali interruzioni per quei residenti e aziende di Toronto nella massima misura possibile”, ha detto il primo cittadino in una dichiarazione rilasciata ieri mattina.

“Qualsiasi protesta nell’area di Queen’s Park – ha continuato il sindaco – non può assolutamente bloccare l’accesso agli ospedali intorno alla legislatura. Alle persone non dovrebbe essere impedito di ricevere cure di emergenza o cure mediche e gli operatori ospedalieri che sono stati eroi in prima linea nel corso della pandemia e prima devono essere in grado di andare liberamente e in sicurezza da e verso i rispettivi luoghi di lavoro. È un obbligo e so che su questo siamo tutti d’accordo. Questo fine settimana segna anche la prima volta in molte settimane che molte attività commerciali sono in grado di essere aperte, tra cui ristoranti e ristoranti al coperto. Anche l’idea che qualsiasi protesta impedirebbe a queste aziende che sono state duramente colpite dalla pandemia di essere aperte o allontanare i clienti è inaccettabile”.

Dopo la dura condanna per quanto accaduto a Ottawa, il premier dell’Ontario corregge il tiro e lancia segnali di pace agli organizzatori della manifestazione.

“Noi siamo a favore del diritto di manifestare – ha dichiarato ieri Doug Ford durante l’intervista concessa a una radio locale di Hamilton – spero che sia sempre una protesta pacifica, viviamo in una democrazia e quindi se la gente vuole venire qui a protestare, che Dio li benedica. Capisco la loro frustrazione”. Una virata a 360 gradi in pochi giorni, una delle tante fatte dal premier dell’Ontario durante questi due anni di pandemia.

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