Canada

Basta con i cattivi pensieri:
che il 2022 sia davvero
l’anno della speranza

TORONTO – Maledetto ottimismo dove sei finito? Dopo due anni di pandemia, tra nuove ondate e nuove varianti, lockdown, restrizioni, mascherine, 285 milioni di persone contagiate e quasi 5,5 milioni di vittime nel mondo, ci ritroviamo agli sgoccioli di questo 2021 e alla vigilia del nuovo anno con il desiderio di lasciarci questo incubo alle spalle, con un unico desiderio: tornare a quella normalità prepandemica alla quale abbiamo rinunciato all’inizio del 2020.

Il panico quotidiano scatenato da Omicron, con numeri di contagi record qui in Ontario, in Canada, in Italia e nel resto del mondo continua a minare la nostra fiducia. Eppure, dovremmo cercare di guardare al futuro con la speranza che la fine di questa pandemia non sia poi così lontana. Ci sono infatti degli elementi che ci lasciano ben sperare. Le vaccinazioni continuano, qui i Ontario sempre più persone stanno ricevendo la terza dose con un ritmo che sta aumentando di giorno in giorno. All’aumento dei contagi – ieri sopra i 13mila in ventiquattrore – non corrisponde una crescita proporzionale delle ospedalizzazioni, dei ricoveri in terapia intensiva e dei decessi.

Questo fattore conferma l’ipotesi avanzata tre settimane fa da Anthony Fauci e confermata da alcuni studi effettuati in Inghilterra, in Sud Africa e in Giappone: cioè che la variante Omicron è nettamente più contagiosa di Delta e degli altri ceppi di Covid-19 ma allo stesso tempo i sintomi che si sviluppano in genere sono più lievi, con meno probabilità che il virus vada ad attaccare i tessuti polmonari. Insomma, stimo rafforzando le nostre difese con la vaccinazione e, allo stesso tempo, siamo entrati in una nuova stagione della pandemia nella quale il Covid-19, seppur sempre molto pericoloso, ha perso per strada una parte della virulenza del passato. Certo, specialmente adesso è il momento di non abbassare la guardia. C’è ancora tanto da fare, con delle zone d’ombra che potenzialmente rappresentano delle minacce, come la presenza di ancora tante, troppe persone non vaccinate che di fatto alimentano e facilitano la circolazione del virus nella nostra società.

Guardiamo al nuovo anno che arriva con rinnovato ottimismo e con la speranza che il 2022 rappresenti davvero la fine di questa pandemia.

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