Ontario

“Lecce? Il suo è stato un annuncio vuoto”

TORONTO – Le aspettative sono rimaste deluse. Il ministro dell’Istruzione dell’Ontario Stephen Lecce ieri non ha fornito dettagli concreti su quando gli studenti che risiedono nelle zone ad alta densità di contagio Covid possono aspettarsi di tornare in classe. I ragazzi di Toronto, Peel, York, Windsor-Essex e Hamilton – e altri che vivono in regioni con percentuali di Covid-19 meno significative come Durham e Halton – non dovrebbero tornare in classe prima del 10 febbraio.

Lecce ed il dottor David Williams, Chief Medical Officer of Health dell’Ontario, hanno lasciato intendere che il rientro a scuola di tutti gli studenti della provincia dipenderà dalle unità di sanità pubblica locali.

“Vogliamo farlo bene. Vogliamo tenere i bambini in classe e nelle scuole, non dobbiamo aprire e chiudere, motivo per cui abbiamo adottato un approccio più cauto all’apertura in queste unità di sanità pubblica”, ha detto Lecce, suggerendo che un annuncio in merito potrebbe essere fatto nei prossimi giorni. Williams ha ribadito che la provincia vuole vedere una riduzione dei contagi nella comunità prima di riaprire le scuole ancora chiuse.

“Stiamo esaminando i dati. La nostra principale preoccupazione era che mentre ci stavamo avvicinando all’ordine di rimanere a casa, avevamo a che fare con una trasmissione comunitaria molto alta”, ha aggiunto Williams.

Il ministro Lecce, che ha annunciato che il governo inizierà a offrire test per gli asintomatici nelle scuole di tutta la provincia, non ha però preso impegni in merito. “Riteniamo che sia importante che i genitori comprendano i nuovi protocolli e le misure messe in atto. In base al nostro programma di test per gli asintomatici, in aggiunta al test dell’antigene possono essere fatti fino a 25.000 test a settimana, soprattutto ora che siamo alle prese con le nuove varianti – ha detto Lecce – penso che siamo stati coerenti nel voler riportare tutti gli studenti in tutte le regioni della nostra provincia a scuola, decisione che trova d’accordo il nostro governo con la comunità medica. Concordiamo con il Council of Ontario Medical Officers of Health secondo il quale è importante che i bambini vadano a scuola, fa bene alla loro salute mentale e alla loro crescita”.

Ancora una volta Lecce ha ribadito che l’obiettivo della provincia continua ad essere quello di tutelare studenti e personale. Ha aggiunto che oltre ai test mirati per gli asintomatici, sono stati introdotti “strati di protezione più severi, maggiore screening, uso obbligatorio delle mascherine per gli studenti dal grado 1 al 3 e all’aperto quando non è possibile mantenere la distanza fisica.

Si stima che 9.000 test per individuare i positivi asintomatici siano stati condotti nell’ambito del progetto pilota di quattro settimane lanciato alla fine dell’anno scorso in 63 scuole a Toronto, Ottawa, Peel Region e York Region. Lecce ha confermato che in “oltre il 50 per cento” di quelle scuole non sono stati identificati nuovi casi. In totale, durante il progetto sono stati scoperti 227 contagi, che rappresentano circa il 2,5% di tutti i test. Inoltre il governo dell’Ontario consentirà la certificazione temporanea dei candidati insegnanti idonei per stabilizzare i livelli di personale, a seguito degli alti livelli di assenteismo: gli studenti che dovrebbero completare l’Ontario Initial Teacher Education Program entro il 31 dicembre 2021, potranno quindi lavorare come supplenti. Lecce ha precisato che le modifiche al certificato temporaneo scadranno alla fine dell’anno e che spera che con questa mossa fino a 2.000 insegnanti supplenti saranno disponibili.

Durante la conferenza stampa da Queen’s Park, il governo Ford ha anche annunciato come intende spendere la seconda tranche del finanziamento federale assegnato alla provincia per la riapertura sicura delle scuole. Dei 381 milioni di dollari che arriveranno da Ottawa, quasi 65 milioni saranno spesi in finanziamenti per la salute e la sicurezza dei trasporti e per i dispositivi di protezione personale (DPI), 62 milioni di dollari per l’insegnamento estivo, 60 milioni per la didattica a distanza, incluso lo sviluppo di contenuti digitali dei corsi e supporti tecnologici, 80 milioni di dollari per l’acquisto di dispositivi aggiuntivi come laptop e tablet. Altri 50 milioni di dollari saranno utilizzati per acquistare filtri HEPA portatili e implementare altre misure per migliorare la qualità dell’aria e la ventilazione. La provincia ha infine confermato che 33 milioni di dollari saranno accantonati per ulteriori misure a sostegno delle comunità negli hotspot.

Ma la leader dell’opposizione ufficiale Andrea Horwath è stata molto critica nei confronti del piano di riapertura delle scuole della provincia, definendolo una “ricetta per ulteriori contagi”. “Ford non ha annunciato test a tutto campo a scuola, classi di dimensioni inferiori o giorni di malattia o assistenza familiare retribuiti in modo da garantire un ritorno sicuro a scuola – ha detto la Horwath – quello di oggi (ieri, ndr) è stato un non-annuncio, un annuncio vuoto. Ford ha operato tagli all’istruzione ben prima del Covid ed è ovvio che non ha alcuna intenzione di investire nel sistema scolastico”.

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