TORONTO – Questa è una domanda tipica, ripetuta quotidianamente negli organi di governo di qualsiasi Paese. Quando l’opinione pubblica perde fiducia in coloro a cui è affidata la struttura di governo, comincia a guardare altrove. I consigli scolastici non sono esenti da questa dinamica.
In Ontario (Canada) abbiamo due sistemi scolastici finanziati con fondi pubblici (cattolico e pubblico) come garantito dalla disposizione costituzionale. Ove i numeri lo giustifichino, potranno essere istituite altre due consigli di lingue (francese cattolico e francese pubblico). Per semplicità, nessuna legislazione provinciale, nessuna Carta o codice dei diritti umani può sostituire i “diritti confessionali” dei cattolici alle proprie scuole. I consigli scolastici di zona sono eletti dai loro elettori per proteggere e promuovere tali diritti.
York Catholic (YCDSB) è diventato il più recente consiglio scolastico in cui la logica sembra essere stata lasciata all’ingresso. Cerco di essere gentile, anche se a volte può sembrare diverso.
La regione di York è un comune esteso, che conta 1.173.334 residenti (censimento del 2021), 294.050 dei quali si identificano cattolici, quindi in grado di accedere a quelle scuole come diritto. L’YCDSB esiste grazie a loro.
York ospita anche 145.695 canadesi che si autoidentificano come di origine italiana. Sono pochissimi gli italiani, indipendentemente dalla profondità della loro fede, che non sono cattolici. Per amor di discussione, questo è circa il 100%. Ciò significa che ai fini della pianificazione, lo YCDSB dovrebbe considerare che la sua clientela è di circa al 50% italiana… che gli piaccia o no!
Qui risiedono i problemi più urgenti dal punto di vista reputazionale. Questa settimana, gli amministratori fiduciari decideranno su diverse questioni, che elaboreremo in seguito. Per adesso…
… In primo luogo, due settimane dopo che il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce, in una cerimonia molto pubblica alla quale partecipavano l’allora presidente Frank Alexander, la vicepresidente Maria Iafrate, i trustee Angela Saggese e Micaela Barbieri, ha stanziato 350.000 dollari per lo studio dell’italiano. Lo staff dell’YCDSB ha prodotto un piano da sottoporre all’esame del Consiglio ma in effetti conduce alla terminzione dello studio dell’italiano. Il direttore Scuglia ha “appoggiato” il piano. Grazie, Stefano Lecce.
In secondo luogo, la trustee McNicol di Newmarket – Aurora, protagonista/antagonista della condotta anti-italiana tra i fiduciari dell’YCDS almeno dall’inizio del 2022, è stata riscontrata, da parte di un investigatore terzo, che era impegnata in un “comportamento discriminatorio“. Niente scuse. Per ragioni sconosciute al pubblico, ma che include una lettera minacciosa con firm dello studio legale Weir Foulds a suo nome, il Consiglio ha moderato le sue sanzioni e le ha permesso di votare nel Board caucus a scopo di eleggere il presidente per il 2023-24. Non è chiaro il motivo di tale urgenza.
L’esercizio è stato, ancora una volta gentilemente, ridicolo. Ciò fu ripetuto tre giorni dopo in una votazione altrettanto risibile. Lo studio legale che si è occupato del primo, Miller Thomson, è stato sostituito da BLG per il secondo. Ora potrebbe essergli affidato il compito di gestire gli esiti della lettera di Weir Foulds. Nessuna dei due studi legali ha risposto alle domande tramite posta elettronica. La polizia regionale di York ha confermato un’indagine sul voto come richiesto dal Consiglio. Uhhh…
In terzo luogo, gli attivisti radicali che hanno preso il controllo del sindacato locale degli insegnanti OECTA hanno lanciato una denuncia/causa sui diritti umani contro Frank Alexander [ora ex presidente] per aver aderito all’etica cattolica per cui è stato eletto a sostenere. L’OECTA non ha alcuna posizione nel compromesso costituzionale che ha portato alla creazione del Canada e dei consigli scolastici in quella nuova struttura. Dov’è l’Arcivescovo?
E chi paga per tutto questo?