Via le contro tariffe agli Usa, in Canada è ancora polemica
TORONTO – Allentare la tensione, per cercare di ricucire gli strappi e riavviare il dialogo. È questo l’obiettivo annunciato del governo federale nella decisione di togliere i contro dazi su alcuni beni americani. Il primo ministro Mark Carney ha annunciato la rimozione dei dazi di ritorsione al 25 per cento su alcuni beni americani per adeguarsi alle esenzioni Usa, sottolineando che ’’con gli Stati Uniti abbiamo il miglior accordo commerciale possibile ora’’.
Carney ha evidenziato la necessità di ’’proteggere i vantaggi commerciali del Canada’’ e spiegato che la rimozione dei dazi ai beni americani entrerà in vigore il prossimo primo settembre.
Il primo ministro canadese ha quindi precisato che resteranno in vigore i dazi su acciaio, alluminio e automobili. A marzo il Canada aveva imposto dazi del 25 per cento su una lista di beni americani, tra cui arance, alcolici, abbigliamento, calzature, motociclette e cosmetici. ’’Canada e Stati Uniti intendono intensificare i colloqui sulle questioni commerciali nei settori chiave’’, ha detto Carney.
Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha definito ’’positiva’’ la decisione del Canada. ’’Presto parlerò di nuovo al telefono con Carney, abbiamo avuto un buon colloquio ieri’’, ha detto Trump ai giornalisti riuniti alla Casa Bianca.
La scorsa settimana Carney ha avuto un colloquio “produttivo” e di “ampio respiro” con il presidente Usa – ha reso noto il governo di Ottawa – precisando in una nota che i due leader hanno discusso delle “attuali sfide commerciali, delle opportunità e delle priorità condivise in una nuova relazione economica e di sicurezza tra Canada e Stati Uniti”. Trump e Carney hanno anche parlato della guerra in Ucraina e, in particolare, di come sostenere la pace e la sicurezza a lungo termine di Kiev.
Ma la decisione del governo di tagliare alcune contro tariffe non è piaciuta a tutti in Canada. Particolarmente critico nei confronti della retromarcia di Ottawa è stato il premier del Manitoba.
Wab Kinew ha di fatto messo in discussione la decisione del governo federale di abbandonare la maggior parte delle contro tariffe contro gli Stati Uniti, dicendo che non vuole che il primo ministro inizi ad adottare un approccio “a gomiti in giù (elbows down)”, in riferimento allo slogan “a gomiti in su (elbows up)’’ usato da Carney in queste settimane per far capire che il Canada non intende cedere.
“Non sono un fan di questa mossa. Si tratta di gomiti in giù? Pensate che i canadesi vogliano vedere una risposta più forte a Donald Trump”, ha detto Kinew.
“Penso che i canadesi vogliano che i politici combattano con forza per questo paese che amiamo così tanto”, ha detto. “Questo non sembra corrispondere al momento”.