ROMA – Una petizione popolare on line in favore di Chico Forti, l’italiano che sta scontando la pena dell’ergastolo in Florida dove è stato condannato per l’omicidio di un imprenditore australiano nel 1998: accusa che Chico ha sempre respinto, dichiarandosi innocente: a sostenere l’iniziativa è l’onorevole Fucsia Nissoli Fitzgerald (nella foto, tratta dal suo profilo Facebook), parlamentare di Forza Italia eletta nella Circoscrizione Estero – Ripartizione Nord e Centro America.
“Rappresentare gli Italiani all’estero, in questo caso nella mia Ripartizione Nord e Centro America, vuol dire rappresentare anche coloro che, in qualche modo, risiedono in tali Nazioni in maniera forzata – spiega l’onorevole Nissoli – : uno dei casi emblematici è quello del nostro caro connazionale Chico Forti, ex windsurfista e produttore televisivo che sta scontando la pena dell’ergastolo in Florida, dove è stato condannato per l’omicidio di un imprenditore australiano nel 1998. Chico si è sempre dichiarato innocente, ed in queste due decadi si sono susseguiti numerosi appelli per il suo ritorno in patria. Non mi permetto di fare un’arringa difensiva mettendo in luce tutti gli elementi processuali a favore di Chico: chiedo semplicemente il vostro aiuto per firmare la petizione online” (link: https://www.change.org/p/ron-desantis-free-enrico-forti-wrongfully-imprisoned-for-20-years).
“Nel dicembre 2020 – prosegue la parlamentare – il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha annunciato che, grazie alla Convenzione di Strasburgo del 1983 che prevede di favorire il reinserimento sociale dei condannati permettendo a quelli detenuti in uno Stato estero di scontare la pena nel Paese d’origine, il governatore della Stato della Florida Ron DeSantis ha accettato l’istanza di rientro. Ma dopo più di quindici mesi, nulla è cambiato”.
“In questi anni sono state tante le personalità che hanno dimostrato la loro vicinanza al caso di Chico Forti: una fra tutte l’esempio dato dal nostro orgoglio nazionale, il Maestro Andrea Bocelli, che lo scorso mese si è recato in prima persona nel penitenziario per passare alcuni momenti con lui, nel giorno del suo compleanno. Cercherò di fare tutto quello che sarà nelle mie possibilità per poter supportare il suo rientro in Patria, ma nel frattempo una cosa ho potuto fare, da cittadina italiana: ho firmato la petizione. Spero che Chico – conclude – possa contare anche sul vostro aiuto”.