Italia

Una mini panchina rossa
per dire “no” alla violenza
365 giorni all’anno

ROMA – Un nuovo simbolo per dire “no” alla violenza sulle donne: la mini-panchina rossa, tra le mura domestiche o sulle scrivanie degli uffici aperti al pubblico, per ricordare ogni singolo giorno, e non soltanto il 25 novembre, che le donne vanno rispettate. Un segnale lanciato da Angela Maria Fruzzetti, giornalista, scrittrice e attivista italiana che da anni porta avanti iniziative contro la violenza sulle donne.

“La panchina rossa è il simbolo del posto occupato da una donna che non esiste più, portata via dalla violenza maschile – commenta Fruzzetti – …molte panchine rosse continuano ad essere installate ovunque nel nostro Paese, l’Italia, soprattutto in prossimità delle date del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e dell’8 marzo, Giornata internazionale dei diritti della donna, ma dobbiamo pensare ad un messaggio quotidiano forte, 365 giorni all’anno. Per questo – racconta – abbiamo realizzato una mini-panchina rossa da posizionare ovunque. La panchina rossa, monumento civile di immediata rilevanza, ha la grande virtù di coinvolgere anche i più piccoli. Denuncia il femminicidio e costringe a riflettere sul cambiamento culturale necessario per arginare questo assurdo fenomeno. Portiamolo nel salotto di casa, come ornamento “domestico” contro la violenza. Mettiamola soprattutto sulle scrivanie degli uffici pubblici, in ogni aula scolastica, nelle chiese, nelle aule dei tribunali, negli ospedali, negli ambulatori medici, nei ristoranti, in ogni luogo aperto al pubblico affinché la panchina rossa rimanga ferma lì, a guardarci, facendoci riflettere continuamente per sensibilizzare sulla piaga sociale della violenza di genere, domestica, psicologica, sessuale, stalking e femminicidio. Per ricordarci costantemente che la lotta va combattuta ogni giorno e che il fenomeno ci coinvolge tutti”.

L’invito di Angela Maria Fruzzetti è quello di dotarsi di una mini-panchina rossa e di posizionarla anche sotto l’albero di Natale, come segnale forte per ricordare che la violenza esiste e tutti sono chiamati ad agire per contrastarla. E per dare più rilevanza all’iniziativa, si è recata a Roma, al Quirinale e in Vaticano, per consegnare due mini-panchine rosse alle segreterie del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e di Papa Francesco.

Il progetto “Panchina Rossa No Alla Violenza” nasce nel 2021 dalle associazioni Insieme, Eventi sul Frigido e Rete Antiviolenza Massa di cui la Fruzzetti – originaria della provincia di Massa Carrara, in Toscana – fa parte. Nel massese sono stati installati ben 15 “monumenti civili”, tra panchine e targhe rosse e poi, quest’anno, anche la mini panchina: “Le panchine normali sono nei parchi o nelle piazzette dei paesi – spiega la Fruzzetti – mentre la mini panchina, un ornamento di 10/15 centimetri, può essere collocata ovunque, soprattutto in casa dove devono nascere una nuova cultura ed educazione al rispetto reciproco”. E conclude: “Devo ringraziare due uomini sensibili al tema: Daniele Tarantino, consigliere comunale di Massa, che mi sostiene nel progetto e Luciano Alberti, artigiano, che dedica parte del suo tempo ad ascoltarmi e trasformare queste mie idee in oggetti”.

È stata recentemente inaugurata la quindicesima panchina in un paese vicino alla città della scrittrice, Forno: «È stato un momento particolarmente sentito» osserva, «perché volevo ricordare il femminicidio della mia prozia Irena, avvenuto nel 1923. Un fatto di cui nessuno ha più memoria, ma capace di ricordarci che, nonostante sia passato un secolo, poco è cambiato, se non peggiorato, nella mente di alcuni maschi violenti, incapaci di accettare e gestire un semplice ‘no’…”.

Per avere maggiori informazioni sulla mini panchina rossa: e-mail taracomunicazione@libero.it o telefono +39 320 8334417 (Angela Maria Fruzzetti): acquisto ad offerta libera (non vendita).

Nella foto in alto, Angela Maria Fruzzetti e la sua mini panchina rossa in Vaticano con le guardie d’onore Monica Briglia, Giorgio Bruzzi e Filippo Bruzzi; qui sotto, la mini panchina rossa e Angela Maria Fruzzetti (foto: Sara Chiara Strenta)

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