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Udienza su libertà vigilata, escluse famiglie delle vittime di Bernardo

TORONTO – Le famiglie delle vittime di Paul Bernardo sono state escluse dalla partecipazione di persona all’udienza sulla libertà vigilata del serial killer che si terrà il 26 novembre. A dichiararlo è stato l’avvocato che rappresenta i familiari di Kristen French e Leslie Mahaffy.

In una lettera aperta, l’avvocato Tim Danson ha affermato che la commissione per la libertà vigilata ha recentemente comunicato alle famiglie che non sarebbe stato loro consentito di presenziare all’udienza in quanto la commissione per la libertà vigilata “non è in grado di garantire la sicurezza di tutti i partecipanti all’udienza”. “Non ci sono stati forniti ulteriori dettagli. Con tutto il rispetto, questo non è solo inaccettabile, ma anche notevolmente insensibile nei confronti delle famiglie Mahaffy e French – ha scritto Danson – in assenza di circostanze eccezionali, le famiglie hanno il diritto legale di leggere di persona le loro dichiarazioni d’impatto della vittima”.

Intervistato da Newstalk 1010, Danson ha affermato che le famiglie hanno un forte desiderio di rilasciare le loro dichiarazioni di persona. “Vogliono essere fisicamente presenti… e rendere il ricordo e la presenza delle loro figlie il più forte possibile – ha detto Dansons – stanno rilasciando dichiarazioni di impatto sulle vittime, stanno parlando dell’impatto che questo crimine orribile ha avuto su di loro e sulle loro figlie. Non si può essere più personali e umani di così e quindi vogliono esprimere come si sentono nel modo più diretto e umano possibile che è quello di essere fisicamente presenti”.

Bernardo, che è stato trasferito dall’Ontario a una prigione di media sicurezza a circa 200 chilometri a nord-ovest di Montreal, sta attualmente scontando una condanna all’ergastolo per il rapimento, l’aggressione sessuale e l’omicidio della quindicenne Kristen French e della quattordicenne Leslie Mahaffy. Le ragazze adolescenti sono state rapite e uccise nei primi anni ’90 vicino a St. Catharines.

Danson ha detto di essere perplesso dalla breve spiegazione fornita dalla commissione per la libertà vigilata. “Non possono assolutamente dire che i French e i Mahaffy rappresentino un problema di sicurezza o protezione. Eravamo alla prima udienza sulla libertà vigilata di Bernardo e loro hanno partecipato di persona – ha detto – se si riferissero a Paul Bernardo in persona, beh, sarebbe notevole. Se è così, allora cosa ci fa in un penitenziariodi media sicurezza? Avrebbero dovuto rimandarlo in quello di massima sicurezza”.

Danson ha detto che alle famiglie è stato assicurato che anche dopo il trasferimento di Bernardo in Quebec, avrebbero comunque potuto partecipare di persona alle sue udienze sulla libertà vigilata. Danson ha definito la decisione un “mistero” che è “molto, molto ingiusto”. “Non ho idea del perché lo stiano facendo, è sbagliato – ha detto – stiamo chiedendo che questa decisione venga annullata, che l’udienza sulla libertà vigilata programmata per martedì prossimo venga posticipata. Solo un breve ritardo, potrebbe tenersi a dicembre. Potrebbe essere solo questione di settimane in modo che possiamo organizzare il viaggio in modo appropriato”.

Nelle foto in alto, da sinistra: Kristen French e Leslie Mahaffy

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