TORONTO – I progetti di costruzione industriali e gli immobili commerciali subiranno ritardi nel completamento dei lavori a causa dello sciopero di 15 mila falegnami aderenti al Carpenters District Council of Ontario. Dopo aver respinto in modo schiacciante l’ultima offerta dei loro datori di lavoro nel settore industriale, commerciale e istituzionale (ICI), ieri questi operai, hanno incrociato le braccia. A darne conferma è il presidente del sindacato Mike Yorke. “È importante che i nostri membri siano riconosciuti per i loro contributi e le loro capacità – ha detto al Corriere Yorke – negli ultimi 2 anni e mezzo di pandemia, i nostri membri hanno creato prosperità mettendo a rischio la loro salute e quella delle loro famiglie”.
Secondo Mike Yorke lo sciopero potrebbe interessare una serie di progetti di trasporto, compresi i lavori sulla linea LRT di Eglinton Crosstown e gli ospedali ma non ci sarà alcuna ripercussione sull’edilizia residenziale. “Questo particolare sciopero non ha nulla a che fare con il mercato residenziale – ha affermato Yorke – potrebbero comunque esserci altri rami nel settore residenziale in sciopero”.
Yorke afferma che i picchetti saranno allestiti in più luoghi della provincia, incluso uno a The Well a Spadina Avenue e Wellington Street nel centro di Toronto. “Questo progetto è uno dei più grandi, se non il più grande, progetto ad uso misto in Canada – ha dichiarato il presidente del Carpenters District Council of Ontario, in merito allo sviluppo di The Well – faremo picchetti qui”.
Il principale pomo della discordia tra i lavoratori e il loro datore di lavoro sono i salari. Yorke afferma che i carpentieri hanno continuato a lavorare nei cantieri per costruire infrastrutture di primaria importanza durante la pandemia ed ora, a causa dell’aumento vertiginoso del costo della vita, il sindacato e i suoi membri ritengono che la loro retribuzione debba essere aumentata. “Stiamo facendo arrivare il messaggio al settore e alle altre categorie – afferma Yorke – i carpentieri stanno difendendo i diritti dei lavoratori e nel mezzo di questa crisi nel nostro Paese stanno cercano di ottenere un migliore adeguamento al costo della vita che è alle stelle”.
Riuscire a trovare un accordo equo per i lavoratori è quanto si prefigge Yorke. “Il sindacato è ansioso di tornare al tavolo delle trattative con i suoi molteplici datori di lavoro – ha dichiarato – ma fino a giovedì, quando incontreremo l’Employer Bargaining Agency non accadrà nulla”.
Incolpa il Bill 124, che mette un tetto massimo ai salari per i dipendenti provinciali in diversi settori, la leader dell’Ndp Andrea Horwath. La legislazione varata dal governo Ford nel 2019 limita all’uno per cento gli aumenti salariali per i dipendenti del settore pubblico. “La policy dei salari bassi di Doug Ford sta avendo un effetto a catena sull’economia del lavoro – ha commentato Horwath – ci sono decine di migliaia di operai edili di tre sindacati che ora non sono sul posto di lavoro”.
Domenica scorsa anche i lavoratori impegnati nella costruzione dei grattacieli della Gta hanno iniziato una serrata, citando problemi simili. I membri di LiUNA! Local 183 include circa 15.000 corniciai, operai addetti alla formatura di grattacieli, installatori di piastrelle, falegnami e installatori di parquet.
Un portavoce del sindacato ha affermato che tutti i cantieri per la costruzione di grattacieli della Gta sono stati chiusi a causa degli scioperi degli operai.