Canada

Trudeau in caduta libera in Ontario: crollo del consenso in tutte le Province

TORONTO – Continua la crisi del Partito Liberale nelle intenzioni di voto. A scattare l’ennesima istantanea che certifica come il livello di consenso nei confronti di Justin Trudeau sia costantemente in caduta libera è la nuova proiezione dei seggi effettuata da 338canada.com, il portale che aggrega tutti i sondaggi effettuati a livello federale e provinciale e da questi cerca di tradurre i rapporti di forza tra i partiti e il loro peso a livello numerico.

Dall’ultima elaborazione, la traballante situazione vissuta dal partito del primo ministro la si evince da quanto sta accadendo in Ontario, una provincia che motlo spesso – per via del numero dei distretti elettorali a disposizione – rappresenta l’ago della bilancia alle elezioni. Se si dovesse andare alle urne in questo momento, in Ontario il Partito Conservatore di Pierre Poilievre raggiungerebbe quota 46 per cento, mentre i liberali di Trudeau dovrebbero accontentarsi del 26 per cento. A seguire, troviamo l’Ndp di Jagmeet Singh con il 18 per cento e i Verdi di Margareth May al 5 per cento.

Ma è nella distribuzione dei seggi che si capisce la reale portata della crisi liberale. Alle ultime elezioni federali del 2021 il partito di Trudeau, pur non avendo raggiunto la maggioranza assoluta dei seggi a livello federale, in Ontario fece l’en plein: delle 122 circoscrizioni elettorali in palio, 77 vennero vinte dai liberali, 40 dai conservatori all’epoca guidati da Erin O’Toole, 4 dai neodemocratici e 1 dal Green Party. Ora – ci dice 338canada.com – i rapporti di forza si sono completamente apovolti. Se si dovesse votare in questo momento, in Ontario i conservatori conquisterebbero 88 seggi, i liberali si dovrebbero accontentare di 25, l’Ndp salirebbe a 8 mentre i Verdi confermerebbero la vittoria ottenuta tre anni fa nel collegio di Kitchener Centre.

Quanto sta avvenendo in Ontario rappresenta un po’ la cartina tornasole di quello che sta accadendo in tutto il Paese: in British Columbia i liberali passerebbero dai 15 seggi conquistati nel 2021 ad appena 1, mentre i conservatori ai 14 seggi vinti alle ultime elezioni ne aggiungerebbero altri 23, per un totale di 37. Stesso discorso per le Province Atlantiche, da sempre un feudo del Parttio Liberale. Nel 2021 in Nova Scotia, New Brunswick e nella Prince Edward Island i liberali furono in grado di vincere in 24 distretti elettorali, mentre i conservatori ebbero la meglio in appena 8 circoscrizioni federali. Tre anni dopo, i ruoli si sono invertiti: se si andasse alle urne ora, il partito di Poilievre prevarrebbe secondo 338canada.com in 24 collegi, con i grit di Trudeau in testa nei restanti 8.

Partita chiusa in tutte le Praterie, dove il livello di consenso verso il partito del primo ministro è ai minimi storici: in Manitoba e Saskatchewan rimarrebbe immutato il 20-5 registrato nell’ultima tornata elettorale a favore dei conservatori.

In Alberta le distanze restano abissali: nel 2021 i tory avevano vinto in 34 collegi, i liberali in uno e l’Ndp in 2, ora i conservatori sono in netto vantaggio in 36 distretti, l’Ndp in uno mentre i liberali non sarebbe in grado di conquistare nemmeno in seggio.

L’unica provincia dove si registra un calo moderato dei liberali è il Quebec, dove però il fattore Bloc gioca un ruolo decisivo. Nel 2021 il partito di Trudeau vinse 33 seggi, ora è in vantaggio in 25. I conservatori passerebbero da 10 a 14, mentre il Bloc Quebecois aggiungerebbe 4 deputati ai 34 presenti alla House of Commons dopo la loro elezione tre anni fa.

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