TORONTO – Dieci persone sono state arrestate sabato a seguito delle proteste anti-lockdown organizzate per il secondo fine settimana consecutivo a Nathan Phillips Square, Yonge- Dundas Square e Queen’s Park.
Come parte di una nuova serie di misure di salute pubblica in vigore nella provincia, gli abitanti dell’Ontario dovrebbero uscire di casa uscire solo per motivi di primaria importanza come fare la spesa, recarsi dal medico o in farmacia e al lavoro. Sono vietate anche riunioni all’aperto di più di cinque persone.
Sette dei dieci fermati dovranno rispondere di numerosi capi di accusa: uno di loro è il 38enne Christopher Saccoccia, conosciuto alle forze dell’ordine per aver preso parte in precedenza ad altre manifestazioni di questo genere e per aver infranto le regole federali di quarantena quando al ritorno da un viaggio all’estero ha partecipato ad una manifestazione di protesta contro gli ordini di emergenza dell’Ontario durante il periodo in cui avrebbe dovuto autoisolarsi.
Un uomo di 57 anni deve rispondere del reato di aver creato disordini mentre un 72enne è stato accusato di aver aggredito la polizia.
Anche la scorsa settimana, la polizia è intervenuta nel centro di Toronto per disperdere i partecipanti a riunioni anti-lockdown. Diciotto persone sono state accusate di non aver rispettato l’Emergency Management and Civil Protection Act.
Una settimana fa le forze dell’ordine hanno arrestato tre persone e ne hanno multate 18.
Manifestazioni come queste si svolgono settimanalmente dall’autunno. La polizia ha detto che continuerà ad essere presente ai rally di protesta, a disperdere i partecipanti ed a infliggere multe per mancato rispetto degli ordini di emergenza
Nella foto un momento di una protesta anti-lockdown che si è tenuta sabato nel centro di Toronto