Toronto

Il cane aspirante sindaco
Molly ottiene 593 voti

TORONTO – L’elenco di 102 aspiranti sindaco tra i quali gli elettori hanno dovuto scegliere quando lunedì si sono recati ai seggi elettorali per esprimere la propria preferenza includeva, oltre a una manciata di favoriti, anche una serie di di candidati fuori dagli schemi, tra cui noto attivista per il clima Toby Heaps per conto del suo cane Molly e il diciottenne Meir Straus.

Molly, unico candidato a quattro zampe, con 593 voti è riuscita ad entrare nella top 20, facendo meglio di altri 83 aspiranti alla poltrona di sindaco di Toronto.

Meir Straus, con 129 preferenze è invece riuscito a conquistare il 69° posto. Mentre i principali candidati sono concentrati su questioni come la politica abitativa e dei trasporti, il neodiplomato aveva fatto della volontà di eliminare l’odore puzzolente intorno ai negozi di cannabis e i dossi stradali sulle strade cittadine, le priorità del suo programma elettorale.

Oltre a Straus e Molly, altri candidati non tradizionali includono Edward Gong, un imprenditore la cui azienda si è dichiarata colpevole di uno schema piramidale internazionale, Kevin Clarke, un ex senzatetto che si è candidato per la settima volta e il comico emergente Ben Bankas.

Se da un lato si può pensare che il mondo è bello perché è vario, dall’altro la presenza di un numero così alto di candidati che si sono iscritti solo per il piacere di esserci, per divertimento o per provocare, può però creare problemi dal punto di vista del processo democratico.

I sostenitori di una riforma elettorale hanno fatto presente che l’uso da parte di Toronto di un sistema’ first-past-the-post’ è obsoleto, affermando che alimenta campagne polarizzate e risultati non rappresentativi. Ma il numero record di candidati in queste elezioni ha messo in luce problemi evidenti, affermano i sostenitori. “È il peggior sistema possibile per scegliere un sindaco. E questo è sicuramente un caso di studio sul perché dobbiamo cambiare le nostre procedure elettorali”, ha detto Beebe, fondatore del Democratic Engagement Exchange presso la Toronto Metropolitan University.

Oltre ad aver bisogno della maggioranza dei voti per vincere ci sono altre riforme che potrebbero migliorare le elezioni di Toronto, incluso l’obbligo per i candidati di fare alcune rivelazioni sul finanziamento della campagna prima del giorno delle elezioni e magari estendere anche il diritto al voto ai residenti permanenti.

Nelle foto in alto, tratte dai rispettivi profili Instagram, Molly con il suo padrone Tony Heaps e Mier Straus

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