Toronto

Chow in calo,
crescono Furey e Saunders

TORONTO – Battuta d’arresto per Olivia Chow nella corsa alla carica di sindaco di Toronto. La conferma arriva dall’ultimo sondaggio presentato ieri dalla Forum Reserach che mette in luce come la front runner in queste elezioni abbia registrato un calo del livello di consenso, passando dal 38 al 35 per cento. Una flessione lieve, se si considera il vantaggio accumulato dall’ex parlamentare dell’Ndp in queste settimane, ma che comunque conferma una tendenza già registrata da un’altra agenzia demoscopica, la Mainstreet Research, che nel fine settimana quantificava nel 29 per cento le intenzioni di voto nei suoi confronti, anche qui in calo del 3 per cento rispetto al precedente sondaggio.

Insomma, i numeri in questa fase lasciano un po’ il tempo che trovano, fatto sta che siamo di fronte a una tendenza nuova in questa corsa per la successione di John Tory: il rallentamento della candidata da battere. Allo stesso tempo, cambiano i rapporti di forza anche tra gli altri contendenti, con due candidati che registrano un incremento nelle intenzioni di voto e che sperano di poter recitare il ruolo di anti-Chow in queste ultime due settimane di campagna elettorale.

Mark Saunders, dopo un lungo periodo di stallo nei sondaggi, ha registrato un’impennata, con la sua agenda tutta improntata sull’approccio “law and order” che sembra abbia fatto breccia su una fetta rilevante dell’elettorato torontino.

L’ex capo della polizia di Toronto, secondo la Forum Research, si posiziona al 14 per cento delle intenzioni di voto, al secondo posto quindi, raggiungendo una percentuale mai toccata dall’inizio della campagna elettorale.

E per la prima volta dall’annuncio della sua candidatura, Anthony Furey raggiunge il podio, con l’11 per cento delle intenzioni di voto e una tendenza al rialzo confermata nelle ultime due settimane.

La campagna elettorale di Furey, giornalista ed editorialista di vari media locali e nazionali, era partita un po’ in sordina, con percentuali marginali tanto che non era stato nemmeno invitato nei primi dibattiti televisivi.

Poi abbiamo assistito a una netta inversione di tendenza, specialmente per via di alcune proposte – come l’eliminazione delle piste ciclabili, lo stop a centri di controllo per la limitazione del danno delle droghe e la fine delle tasse sull’acquisto delle case – che sono state accolte molto positivamente dall’elettorato di Toronto.

Proprio ieri Furey ha presentato la sua completa piattaforma programmatica: resta da capire se questo avrà un peso nei prossimi giorni e se il giornalista sarà in grado di catturare altre fette di consenso nel bacino elettorale cittadino.

Dietro di loro, troviamo gli altri contendenti che, con sfumature diverse, hanno incontrato delle difficoltà e che al momento sembrano tagliati fuori in vista della volata finale. L’ex vice sindaco Ana Bailao non va oltre il 10 per cento delle intenzioni di voto.

Il consigliere comunale Josh Matlow perde ancora terreno, passando dall’11 per cento al 9 per cento, così come registra una flessione l’ex deputata provinciale del Partito Liberale Mitzie Hunter, che scende dal 9 al 7 per cento. Non decolla nemmeno la campagna elettorale del consigliere comunale Brad Bradford, fermo al 5 per cento.

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