TORONTO – Anche il Toronto Board oh Health scende in campo nel chiedere al governo dell’Ontario di riaprire le strutture sportive e di svago all’aperto. Lunedì scorso i membri del Board hanno votato all’unanimità a favore di una mozione per esortare il governo Ford a revocare il divieto per l’uso di questi impianti chiusi da quasi un mese.
Sono restrizioni, ha detto senza giri di parole il consigliere del Ward 12 Josh Matlow, “assurde” e “contrarie agli interessi della gente”. “Non hanno senso. Non hanno senso dal punto di vista delle linee guida pubbliche, di certo per quanto ne so, non sono neppure supportati da alcun consiglio basato sulla scienza”.
La polemica è scoppiata già il mese scorso, subito dopo che il premier Ford – nel tentativo di tenere sotto controllo i casi di Covid-19 in aumento – ha implementato il lockdown in tutta la provincia e un ordine di “stare a casa”. Come parte delle restrizioni imposte dalla provincia, le strutture di svago all’aperto, inclusi campi da tennis e da basket, nonché campi da golf, da baseball e campi da calcio, sono stati costretti a chiudere. Per quel che riguarda i parchi gioco, dopo una reazione accesa dei residenti della provincia, il premier è stato costretto a fare una repentina marcia indietro e a riaprirli. “Non solo la chiusura dei luoghi di svago all’aperto e degli sport non è stata consigliata dallo Science Advisory Table della provincia, ma il dottor Peter Jüni, che lo guida, si è espresso contro”, ha fatto notare Matlow.
In effetti poco dopo l’implementazione delle restrizioni, lo Science Advisory Table della provincia ha confermato di non aver raccomandato quella linea di condotta e in un rapporto, ha indicato che al contrario la provincia dovrebbe “incoraggiare chiaramente attività all’aperto sicure” e dovrebbe “consentire a piccoli gruppi di persone di famiglie diverse di incontrarsi all’esterno facendo uso di mascherine e osservando la distanza di due metri”. “Scoraggiare l’attività sicura all’aperto non servirà a controllare il Covid-19 e danneggerà in modo sproporzionato i bambini e coloro che non hanno accesso al proprio spazio verde, specialmente quelli che vivono in spazi affollati”, si legge nel rapporto.
Sono state proprio le dichiarazioni fatte da medici, esperti di salute pubblica e politici – incluso il sindaco di Brampton Patrick Brown – a esercitare pressione sulla provincia per far riaprire le strutture sportive all’aria aperta. Ma fino ad ora il governo ha fatto orecchie da mercante: fino a quando i contagi non diminuiranno in modo significativo, “allo scopo di limitare la nostra mobilità”, queste strutture rimarranno chiuse, è stata la risposta che non lascia spazio a repliche. “Quello che dovremmo fare, piuttosto che limitare le attività all’aperto e gli sport come il basket, il golf e il tennis e così via, è incoraggiare le persone a stare all’aria aperta – ha affermato Matlow – abbiamo avuto più di un anno per capire come il virus si trasmette più facilmente e sappiamo bene che quando le persone escono all’aperto, dove è ben ventilato, il rischio è molto più basso”.
Il Medical Officer of Health di Toronto Eileen de Villa, ha detto che sono in corso discussioni su questo argomento con la provincia. “Questo è un argomento che viene costantemente discusso da numerose persone che lavorano nel mondo della sanità pubblica, compreso il Toronto Public Health – ha detto de Villa – siamo interessati a collaborare con i nostri partner in tutta la provincia, inclusa la provincia stessa, per vedere cosa possiamo fare per aumentare le opportunità per le persone di godersi la vita all’aria aperta durante i mesi di bella stagione”.
Il dottor David Williams, Ontario Chief Medical Officer of Health, ha detto di essere preoccupato per quel che riguarda gli sport di squadra. “Stiamo cercando di vedere come possiamo permetterli in modo sicuro.
Una delle sfide di alcune di queste attività di gruppo… è che il gruppo di solito arriva sul posto in gruppo, si riunisce come gruppo e socializza come gruppo”, ha detto Williams.