TORONTO – Ontario in lockdown ma le scuole rimangono aperte. È questo in sostanza quello che il premier Doug Ford ha annunciato ieri. Un annuncio atteso con apprensione anche dal mondo della scuola che quest’anno sta andando avanti a singhiozzo tra chiusure e aperture, didattica a distanza e lezioni in presenza.
Non è stata una sorpresa ma una conferma quella di ieri. Nonostante i contagi di Covid-19, che come nella provincia, salgono velocemente anche nelle scuole la chiusura di quest’ultime è al momento fuori discussione. Lo aveva già detto e ripetuto più di una volta il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce che ha promesso “misure di sicurezza elevate”.
Lecce ha dichiarato che di piani per chiudere le scuole, in questo momento, non ce ne sono. “Le scuole rimarranno aperte, è fondamentale per la salute mentale e l’apprendimento degli studenti – ha affermato il ministro – il Chief Medical Officer of Health ha detto che le scuole continuano ad essere sicure. Contro la terza ondata, i protocolli rigorosi hanno mantenuto il 98,7% delle scuole aperte e il 74% senza casi. Gli studenti meritano di essere in classe”.
Attualmente sono 63 le scuole in tutta la provincia chiuse e che quindi che sono temporaneamente passate all’apprendimento remoto mentre gli istituti dove sono scoppiati focolai del virus sono 1.240. Anche i nuovi contagi continuano a galoppare senza sosta: nel giro delle ultime ventiquattrore sono stati 249 dei quali 211 sono studenti, 36 gli insegnanti e due sono membri del personale non docente.
Tuttavia, i funzionari del ministero insistono sul fatto che le scuole sono sicure, sottolineando che in circa tre quarti di queste non ci sono casi attivi. Quel che però rimane poco chiaro è cosa potrebbe accadere dopo il March Break posticipato al 12 aprile: Lecce ha promesso che gli studenti torneranno nelle aule ma che le misure di controllo e prevenzione delle infezioni saranno “rafforzate” e che ci sarà “maggiore accesso ai test per il Covid”.
Intanto più di un provveditorato scolastico dell’Ontario ha fatto sapere che prenderà in mano la situazione e passerà presto alla sola didattica a distanza. Primo tra questi è il Toronto District School Board (TDSB) che ha chiesto alle sue scuole di essere preparate a effettuare il trasferimento all’apprendimento online qualora fosse necessario chiudere una classe o la scuola intera.
“Sostanzialmente questo è un avvertimento per garantire – ha detto il portavoce del TDSB Ryan Bird – una transizione senza intoppi”.
E sulla stessa linea viaggia anche il Niagara Catholic District School Board che mercoledì ha inviato una email alle famiglie dei suoi studenti affinché “ricordino ai propri figli di portare a casa materiale scolastico e oggetti personali per il long-weekend”. Anche se in modo velato questa richiesta lascia intendere che un ritorno sui banchi di scuola potrebbe non avvenire dopo Pasqua.
Il caos è servito, si potrebbe dire, tra l’incertezza di una situazione in continua evoluzione e la polemica che nasce dalla decisione di far rimanere aperte le scuole nonostante il lockdown in tutta la provincia.