Toronto

Toronto, ancora
aggressioni sugli autobus

TORONTO – Dopo essere stati riportati con frequenza settimanale – talvolta anche quotidiana – lo scorso inverno, ora degli incidenti violenti sul sistema di trasporto pubblico di Toronto si parla meno. Di certo non perchè il problema sia stato risolto ed ora faccia parte del passato. Tutt’altro. Il timore è che fatti di aggressioni, fisiche e verbali – non dimenichiamo che qualcuno ci ha anche rimesso la vita – siano diventati, ahimè, quasi la normalità. È di giovedì scorso un caso di violenza ai danni di una donna avvenuto in Finch Avenue su un bus diretto verso est.

Secondo alcuni testimoni oculari, che non desiderano essere identificati, verso le 4.50 di pomeriggio, tre adolescenti hanno sparato a una donna asiatica – probabilmente filippina – con una pistola a pallini colpendola ad un braccio e mentre cercava di fuggire l’hanno colpita altre due volte alla schiena. L’autista, visto anche la sofferenza e lo shock della donna che tremava come una foglia, ha immediatamente fermato l’autobus ed ha chiamato un’ambulanza e la polizia. Nel frattempo i tre ragazzi hanno approfittato dell’aperura delle porte per saltare giù dal mezzo e fuggire. A questo punto va messo ben in evidenza il ritardo con il quale sia l’ambulanza che la polizia sono giunti sul luogo: 42 minuti sono stati necessari ai paramedici mentre ben due ore alle forze dell’ordine.

Una lunga attesa, quindi, durante la quale ad assistere la donna traumatizzata e dolorante al braccio, è stata un’altra passeggera. Poi, la corsa al pronto soccorso del Sunnybrook Hospital.

Una aggressione intollerabile, così come lo sono tutte quelle violenza del tutto gratuite da parte di perfetti sconosciuti che vengono perpetrate nelle stazioni della metropolitana e a bordo di pulman e tram. L’autobus in questione è il numero 9118, successivamente identificato da un funzionario sindacale del TTC non autorizzato a parlare nè a nome del sindacato nè dell’agenzia di trasporti pubblici, come la corsa numero 94. Sono dettagli, questi, che ci aiutano a costentualizzare la violenza, una violenza che però poteva essere accaduta su qualunque linea, in qualunque momento.

Il conducente del pulman del TTC ha agito seguendo quanto suggerisce il protocollo. Ora, comunque, ha preso il via una investigazione che dovrà fare luce sull’accaduto. E non solo: bisognerà anche capire perchè i soccorsi si siano fatti attendere così a lungo. 42 minuti per una ambulanza e due ore per la polizia non sono di certo tempi accettabili. I cittadini di Toronto meriterebbero, tra le altre cose, mezzi pubblici più sicuri e soccorsi più tempestivi. Che fine ha fatto ‘Toronto the good’?

Ci viene in mente, a tal proposito, l’ex candidato alla poltrona di sindaco della città che intervistato dal Corriere Canadese durante la campagna elettorale, accusò l’amministrazione John Tory e la burocrazia della City di Toronto di aver trasformato Toronto in “una Woke Gotham dove tutto è permesso tranne il diritto dei cittadini a vivere in sicurezza e serenità”.

More Articles by the Same Author: