Canada

“Tempi difficili, ma non ci tireremo indietro”

TORONTO – “Ci aspettano tempi molto difficili, ma non ci tireremo indietro”. Non ha usato mezzi termini Justin Trudeau nel suo discorso alla Nazione di oggi. Un intervento, quello del primo ministro, tenuto poche ore dopo l’entrata in vigore dei dazi doganali sui prodotti canadesi voluti dal presidente americano Donald Trump. Il leader liberale, che lascerà l’incarico il 9 marzo, ha puntato il dito contro l’inquilino della Casa Bianca, accusandolo di aver dato il via a una guerra commerciale contro il suo alleato più fedele e di voler, allo stesso tempo, avvicinarsi alla Russia di Putin, “un Paese che negli ultimi decenni non ha mai voluto il bene degli Stati Uniti’’. “Oggi – ha dichiarato Trudeau – gli Stati Uniti hanno lanciato una guerra commerciale contro il Canada, il loro partner e alleato più stretto, il loro amico più caro”. “Allo stesso tempo, stanno parlando di lavorare positivamente con la Russia, placando Vladimir Putin, un dittatore bugiardo e omicida. Molto difficile capire il senso di questa operazione”.

Il Canada – ha confermato il primo ministro – andrà avanti con il suo piano di controdazi del 25 per cento su beni per un valore complessivo di 155 miliardi di dollari, con 30 miliardi già in vigore e altri 125 in arrivo tra ventuno giorni. Allo stesso tempo Trudeau ha confermato l’impressione che era ormai chiara da tempo: quella del rafforzamento dei confini, dell’emergenza fentanyl e immigrazione clandestina erano semplicemente delle scuse per dare un peso legale alla decisione di avviare una guerra commerciale contro il Canada. Trudeau inoltre ha annunciato che Ottawa si rivolgerà all’Organizzazione mondiale del commercio che dovrà giudicare la legalità dei dazi doganali imposti da Washington. “I canadesi sono ragionevoli ed educati, ma non ci tireremo indietro di fronte a una lotta”, ha detto. “Le nostre tariffe rimarranno in vigore fino a quando le tariffe statunitensi non saranno ritirate e non un momento prima”.

Trudeau ha accusato Donald Trump di voler “vedere un completo collasso dell’economia canadese. Perché questo renderà più facile annetterci è la seconda parte del suo pensiero”, ha detto Trudeau. “Questo non accadrà mai”. Trudeau ha promesso sostegno ai lavoratori e alle imprese risucchiate nella guerra commerciale tra Canada e Stati Uniti. Si prevede che le tariffe comporteranno la perdita di posti di lavoro. “Ai miei concittadini canadesi, non voglio indorare la pillola: sarà dura”, ha detto. Il primo ministro ha detto che il suo governo amplierà programmi come l’assicurazione sul lavoro per renderla più flessibile per il clima attuale e offrire sostegno diretto alle imprese. Trudeau non ha fornito ulteriori dettagli su come funzioneranno i sostegni tariffari specifici.

Il leader liberale, durante il suo discorso, si è rivolto direttamente ai cittadini americani. “Quello che sta accadendo – ha dichiarato – è stato provocato dal vostro governo, non dal nostro. Quando pagherete di più per fare benzina, quando farete la spesa, quando comprerete i nostri prodotti, sappiate che tutto questo non è stato deciso dal governo canadese, ma dal vostro governo. Il vostro governo ha scelto di danneggiare la sicurezza nazionale americana, impedendo l’accesso all’abbondanza di minerali critici, energia, materiali da costruzione e fertilizzanti che abbiamo e di cui gli Stati Uniti hanno bisogno per crescere e prosperare. Ha scelto di lanciare una guerra commerciale che, prima di tutto, danneggerà le famiglie americane. Ha scelto di sabotare la sua stessa agenda che avrebbe dovuto inaugurare una nuova età dell’oro per gli Stati Uniti.

Trudeau infine si è rivolto direttamente all’inquilino della Casa Bianca. “Donald – ha detto il primo ministro – negli ultimi otto anni abbiamo lavorato insieme, abbiamo raggiunto un risultato storico con l’accordo di libero scambio Umsca. Oggi siamo di fronte a una decisione che il Wall Street Journal ha definito stupida”.

Poco dopo è arrivata la risposta di Trump, attraverso i social: l’ennesima minaccia. “Per favore- ha scritto su Truth – qualcuno spieghi al governatore del Canada Trudeau che quando metterà in atto una tariffa di ritorsione sugli Stati Uniti, la nostra tariffa reciproca aumenterà immediatamente di un importo simile!”.

Nella foto in alto, il primo ministro Justin Trudeau durante il discorso alla Nazione 

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