Il Commento

TCDSB, istruzione e costi
della ’nebbia di guerra’

TORONTO – L’attuale dichiarazione di “visione” educativa del Toronto Catholic District School Board (TCDSB), a giudicare dalla riunione del Consiglio del 24 marzo 2022, è priva di temi scolastici o cattolici. Se il Consiglio possa sopravvivere dopo queste elezioni provinciali richiede un atto di fede non supportato dal “dibattito” offerto giovedì scorso. Se hai figli nel sistema scolastico cattolico, dovrai rivalutarne il perché.

Molti genitori l’hanno già fatto, secondo quanto sottolineato nel Report to Regular Board on Preliminary Teacher Staffing Projections del 2022-2023. Tali proiezioni stimano un calo delle iscrizioni di 4.167 studenti. Un calo di quasi il 5%, rispetto all’anno precedente.

Commentando la sua stessa presentazione, il sovrintendente esecutivo, Lynda Coulter, responsabile per le risorse umane, la leadership e l’equità, ha affermato che “c’è un calo significativo delle iscrizioni … [è] molto pronunciato nel livello elementare“.

Non è uno scherzo! Il suo capo, il direttore Brendan Browne, ha affermato che c’è stata una perdita netta di circa 10.000 studenti dai giorni pre-Covid, quando il TCDSB si vantava di avere circa 92.000 studenti (sito web attuale del TCDSB). Nel 2021-2022, infatti, affermavano di aver avuto 87.656 studenti, prevedendone solo 83.489 per il 2022-2023.

Fatta eccezione per ventiquattro studenti, l’intero calo è nella categoria dei bambini in età scolare. Quel declino vedrà il suo impatto nell’assetto delle scuole superiori nei prossimi quattro anni, poiché il deficit di “presenze” si farà strada attraverso il sistema. Prima che tu dica “che importa?”, aspetta.

Quel deficit si traduce in un calo di $ 50 milioni di entrate per le esigenze degli studenti e in ulteriori $ 10 milioni per spese in conto capitale e aggiornamenti. Il TCDSB ha avuto simili problemi di iscrizione ed entrate lo scorso anno accademico. Come allora, i numeri hanno implicazioni per questioni di “compensazione dei dirigenti”. Forse è il momento di chiedere al ministro un controllo forense.

Secondo le attuali formule di assunzione del personale, a settembre almeno 384 insegnanti perderanno, di conseguenza, il loro status a tempo pieno. Benvenuti disordini sindacali e incubi amministrativi, per non parlare di interruzioni e riconfigurazioni di classe.

Il gioco delle colpe è già iniziato. Il direttore Browne ha indicato il vecchio stand-by Covid-19 per lo spopolamento della città dovuto al fatto che i genitori spostano i propri figli in ambienti più sicuri (nessun dettaglio qui), o le restrizioni di viaggio per la perdita di studenti con visto internazionale (i cui genitori evidentemente preferiscono la sicurezza sanitaria ad una buona educazione cattolica sotto la guida di Browne).

Il fiduciario Li Preti ha annunciato, con tutta la serietà possibile che può accertare che i genitori le dicono di preferire che i loro figli vadano in scuole private (al costo di almeno $ 20.000) perché sono stanchi degli scioperi bianchi degli insegnanti. Lo sa perché sta cercando di diventare un MPP, mentre è un fiduciario.

Il provveditorato, tra l’altro, deve riferire al Ministero le sue proiezioni preliminari entro il 31 marzo, a meno che non chiedano e non ricevano il permesso di differire. Contate pure su di loro per fare la richiesta, come è già accaduto in precedenza, per evitare di condurre test EQAO per paura che i risultati rendessero i loro studenti lo zimbello della comunità educativa dell’Ontario, se non del Paese.

Per inciso, il momento clou della riunione del Consiglio è stato il dibattito sull’adeguamento dei confini dei collegi elettorali. Il fiduciario Rizzo, la cui storia nella zona le è valsa l’inimicizia del suo elettorato, ha voluto “abbandonare” la sezione di Eglinton-Lawrence (dal sud della 401 a Eglinton) del suo collegio elettorale. Il suo caro amico nel consiglio accetterebbe volentieri di “riceverlo”.

Questa ovvia “Gerry-mandering” (manipolazione palese dei confini dei collegi elettorali per guadagno politico personale) era inaccettabile anche per questo manipolo di fiduciari. Nonostante le urla e la belligeranza ostruttiva di Rizzo, l’hanno rifiutata.

L’unico che si è espresso favorevolmente, il fiduciario De Domenico, ha pensato che tutti dovrebbero “aiutare un collega”. Interessante. Era ed è alla guida della distruzione dell’immagine di un altro “collega”, la cui risposta probabilmente si tradurrà in una causa per diffamazione che farà sembrare gli importi in dollari sopra indicati come una manciata di spiccioli.

Ecco la dichiarazione di intenti, la ragion d’essere, del TCDSB: [creare] “una comunità di apprendimento inclusiva che unisca casa, parrocchia e scuola e radicata nell’amore di Cristo … [per] educare gli studenti a crescere nella grazia e nella conoscenza per condurre una vita di fede, speranza e carità.”

Almeno questo è quello che dice nella versione in lingua inglese.

(Traduzione in Italiano a cura di Marzio Pelù)

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