Il Commento

Sostituire bugie e magagne
con Pace e Bene

TORONTO – Il cinico può dire che non c’è pace o bontà, solo eterna vigilanza in modo che i dissimulatori non rubino con mezzi disonesti ciò che è nostro di diritto.

Francesco d’Assisi, San Francesco, negli ambienti cattolici e altrove, e noto per la sua dedizione disinteressata e altruista al miglioramento della sua società, insegnava dall’esempio. Era novecento anni fa. Oggi i nostri santi sono coloro che occupano cariche elettive, ma non sappiamo perché. O per parafrasare il co-leader di Azione, in Italia, Carlo Calenda: il pubblico proprio non ne capisce.

Nelle ultime settimane la società nordamericana ha visto più della sua giusta quota di funzionari eletti che disdegnano i costumi sociali e la moralità sporcando il [buon] nome della democrazia con manifestazioni di arrogante disprezzo per la fiducia pubblica.

Probabilmente tra i migliori [?] esempi, o di più alto profilo, c’è il recentemente eletto membro del Congresso George Santos (nessun santo, lui) negli Stati Uniti. Quando gli è stato chiesto alla CNN perché ha diffuso così tante falsità, perché ha mentito e continua a mentire, ha risposto che lo ha fatto in passato e ha funzionato per lui, quindi… La sua onestà è scioccante. Persone in tutto lo spettro della società americana gli stanno chiedendo di dimettersi. In un modo perverso, questo è incoraggiante.

In Canada, a Toronto per essere precisi, l’ex sindaco Tory – il massimo puntatore del dito, il signor Woke in alcuni circoli – non poteva più sopportare l’onere di vivere la vida loca mentre era in carica. Solo che dopo il suo pubblicissimo atto di contrizione, sincero o meno, si è licenziato. Gli osservatori non erano contenti del comportamento adultero (aspetta, quel vocabolario è ancora nel dizionario o consentito?) del loro primo cittadino. Resta da vedere quanto durerà il suo ritiro. Non era stato eletto per essere seguace di San Francesco né della Legge Mosaica.

Il direttore e gli amministratori del Renfrew Catholic District School Board, invece, lo erano. Esistono perché la Legge del Paese, la Costituzione, garantisce loro il diritto e l’obbligo di difendere e promuovere i valori cattolici. Non di interpretarli, che piacciano o meno. Coloro che si oppongono al cattolicesimo possono praticare le proprie convinzioni in altri luoghi privati ​​o finanziati con fondi pubblici.

Questi cattolici, però, hanno scelto di “espellere/escludere” un ragazzo per il suo ruolo nella protesta contro il dichiarato “diritto” di altri due studenti, biologicamente maschi, di utilizzare bagni precedentemente designati esclusivamente per studentesse biologicamente femmine. Le ragazze del liceo cattolico, che ospita 550 studenti, reclamavano i loro “spazi sicuri”.

A Oakville, in Ontario, il famigerato caso di Kayla Lemieux, ormai famigerato(a) in tutto il mondo, fa grattare il capo alle persone: i suoi “diritti” all’espressione di sé possono offendere studenti, genitori e comunità, provocare il blocco della scuola da parte della polizia (12 volte da settembre) ma gli studenti devono rispettare un codice di abbigliamento ed i loro genitori non hanno diritto di opporsi. I fiduciari scaricano la patata bollente. Ma sono “inclusivi” e rispettosi del Codice dei Diritti Umani.

Nel Toronto Catholic District School Board, una cabala di fiduciari anticattolici (ora guidati da un certo Markus De Domenico) in grado di elevare alla santità il membro del Congresso George Santos, ha deciso che un evento approvato dalla diocesi, “Lift Jesus Higher”, dovrebbe essere boicottato. L’evento, che si propone di rilanciare lo scopo cristiano delle scuole cattoliche, non vale la pena di promuoverlo… perché è sostenuto anche dal “Movimento per la Vita e per la Famiglia”. De Domenico sta anche conducendo un viscerale assassinio di immagine sul suo collega fiduciario, Michael Del Grande, al collegio degli insegnanti.

Pace e Bene.

Nelle foto in alto, San Francesco e la Basilica di Assisi (scatto di Wojtek Hintzke da Pixabay)

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