Canada

Sondaggi: Caporetto
per Justin Trudeau,
Conservatori avanti
del 14 per cento

TORONTO – Un tracollo senza precedenti, almeno negli ultimi otto anni. Il Partito Liberale precipita nelle intenzioni di voto mentre i conservatori raggiungono la soglia del 40 per cento, con una forbice tra i due partiti che si allarga al 14 per cento. L’istantanea fornita ieri da Abacus Data lascia poco spazio alle interpretazioni: rispetto alle ultime tre elezioni federali i rapporti di forza tra le principali forze politiche del nostro Paese sono profondamente mutate e proporzionalmente al crollo di popolarità del primo ministro Justin Trudeau troviamo una crescita del consenso per il leader conservatore Pierre Poilievre. Stando all’indagine demoscopica condotta da Abacus, se si votasse in questo momento i conservatori si attesterebbero al 40 per cento, con il Partito Liberale al 26 per cento e l’Ndp al 19 per cento.

Anche a livello regionale, la caduta libera di Trudeau assume proporzioni davvero catastrofiche: in nessuna provincia canadese i liberali riescono a essere il primo partito, nemmeno in quelle aree del Paese considerate da sempre come feudi grit.

In Alberta il partito di Poilievre raggiunge il 63 per cento contro il 15 per cento dei liberali (scavalcati dall’Ndp a quota 17), in British Columbia i conservatori sono al 43 per cento contro il misero 21 per cento per i liberali, in Saskatchewan e Manitoba i tory viaggiano attorno al 51 per cento contro il 16 per cento del partito di Trudeau.

Nelle Province Atlantiche le intenzioni di voto per il Partito Conservatore raggiungono quota 42 per cento, 10 punti percentuali in più rispetto ai liberali. In British Columbia, Alberta, Manitoba e Saskatchewan i grit si trovano al terzo posto, scavalcati dal partito di Jagmeet Singh.

Ma a cambiare sono anche le impressioni dell’elettorato nei confronti dei leader federali. Secondo Abacus Data, per la prima volta i giudizi positivi verso Poilievre – 36 per cento – superano quelli negativi (34 per cento). Per il primo ministro, la bocciatura arriva dal 53 per cento dei canadesi, mentre solo il 29 per cento degli intervistati promuove il leader liberale.

I profondi mutamenti nelle intenzioni di voto sono rilevabili anche nell’analisi delle fasce d’età degli elettori. La perdita del sostegno a Trudeau da parte dei più giovani era già stato rilevato il mese scorso ma ora, viste le proporzioni, si può parlare di un vero e proprio abbandono di massa. Nella fascia di età tra i 18 e i 19 anni, il 37 per cento ha intenzione di votare per i conservatori, il 26 per cento per l’Ndp e solo il 22 per cento per il Partito Liberale. Nella fascia dai 30 ai 44 anni la situazione cambia di poco: 40 per cento voterebbe per Poilievre, 23 per cento per Trudeau e 22 per cento per Singh.

In nessuna fascia elettorale analizzata i liberali si trovano in testa. Insomma, siamo di fronte a una svolta che non ha precedenti negli otto anni di governo Trudeau: mai il livello di consenso nei suoi confronti è stato così basso.

A confermare questi cambiamenti è stato un secondo sondaggio pubblicato ieri, questa volta da Angus Reid, che quantifica nel 12 per cento il vantaggio di Poilievre sul primo ministro. Secondo questa indagine demoscopica, se si votasse in questo momento i tory salirebbero al 39 per cento, mentre i liberali scenderebbero al 27 per cento. Una distanza siderale, che tenendo conto del margine di errore statistico conferma in modo speculare il sondaggio effettuato da Abacus Data.

More Articles by the Same Author: