Miscellaneous

Soglia di attenzione:
il pesce rosso ci batte, ma…

Leggevo un articolo online de “La Repubblica” giusto ieri. L’articolo in questione, risalente al 2020, parla di “soglia di attenzione”. Cos’è l’attenzione?
L’attenzione è un processo cognitivo che permette di rivolgere la mente ad informazioni provenienti dall’esterno. La soglia di attenzione è il periodo in cui la nostra attenzione si mantiene attiva, concentrata su qualcosa.

Il trafiletto citava uno studio del 2015 dal quale è emerso che la nostra capacità di restare concentrati, su qualsiasi cosa (!) sia calata a 8 secondi.

Secondo questa ricerca, un pesce rosso mantiene la concentrazione più a lungo di noi. Personalmente, non ho niente contro i pesci rossi, anzi ne ho avuti diversi ed ho voluto bene ad ognuno di loro. Ma dopo un confronto ed una sconfitta del genere, mi sento offesa.

La presunta colpa di questo fatto viene attribuita all’uso esagerato degli strumenti elettronici e soprattutto agli stimoli continui delle piattaforme digitali.

I social media e le notifiche rappresentano una distrazione, ma secondo un mio parere, anche l’instantaneità nel fare qualsiasi cosa vogliamo coi nuovi dispositivi ha il suo peso. Stiamo diventando pigri.

So già che penserete: “E cosa c’è di male? In fondo tutto è più semplice e veloce!”. Sì, concordo: è tutto più immediato e meno impegnativo.

Ci stiamo lasciando trainare dal mulo della tecnologia (che noi abbiamo creato) e adesso, anche le cose più semplici come cercare una parola sul dizionario, hanno un peso enorme.

Io, della nuova generazione, sono nata con questa prospettiva di vita. Ma crescendo e passando più tempo attaccata al cellulare ho notato di non riuscire più a fare cose che prima portavo a termine con piacere.

Se qualche anno fa riuscivo a sostenere una maratona di film di Harry Potter in una nottata, adesso a metà di un episodio della mia serie preferita, sono annoiata e spengo tutto.

Ho notato che preferisco vedere immagini di effetto, leggere frasi dirette e vedere video brevi, con molti tagli e con contenuti riassuntivi piuttosto che il solito malloppo di immagini (senza togliere niente ai capolavori della cinematografia e al lavoro che c’è dietro).

Come è successo a me e alla mia perdita di interesse durante lunghi film (un’attività apparentemente semplice) altri, molti aspetti della nostra vita sono in continuo cambiamento e anche noi ci modifichiamo con essi.

È tutto un circolo: innovazione, rapidità, immediatezza, meno sforzi e di conseguenza meno bisogno restare attenti per tempi prolungati. Per quanto possa sembrare negativo questo bisogno crescente di trovare nuovi stimoli a volte non fare i moralisti potrebbe giovare a tutti.

I tempi cambiano e non necessariamente la generazione passata è sempre migliore e più competente di quella che la segue. Il nostro cervello non sta regredendo o perdendo le sue capacità, anzi si sta adattando e accellerando il suo lavoro.

Alla fine penso che l’importante sia restare al passo coi tempi ed accogliere a braccia aperte ciò che ogni passo avanti ci dona.

Anche se, ripensandoci bene, di questi tempi essere un pesce rosso non dev’essere poi così male…

Photo by Алексей Мойса on Unsplash

More Articles by the Same Author: