TORONTO – Dopo i genitori scendono in campo i pediatri. The Canadian Paediatric Society, la Pediatrics Section of the Ontario Medical Association e la Pediatricians Alliance of Ontario hanno scritto una lettera aperta al premier dell’Ontario Doug Ford e al ministro dell’Istruzione Stephen Lecce per esortarli a riprendere entro il 17 gennaio le lezioni in presenza nelle scuole.
Gli specialisti, pur affermando di capire che la variante del Covid-19 Omicron sta travolgendo gli ospedali e che i governi debbono agire, sostengono che “alcune decisioni e misure rappresentano un rischio molto maggiore per i bambini e i giovani rispetto al virus stesso”.
Che per i ragazzi sia importante frequentare le lezioni in classe per vari motivi – incluso socializzare con i propri compagni, confrontarsi e crescere – è quanto ritiene anche l’Ontario Families Coalition che giudica “un fallimento” la didattica a distanza. La loro raccolta fondi sulla pagina Go Fund Me – il denaro servirebbe per intentare un’azione legale contro il governo provinciale – ha superato i 30mila dollari.
Il premier Ford, del resto, non ha assicurato che le scuole riapriranno con certezza tra una settimana: dopo aver detto ancor prima dell’inizio dell’anno scolastico che le scuole non sarebbero state te chiuse, come in passato, a causa della pandemia di Covid-19, sono arrivati i tentennamenti. Le lezioni in presenza, che dopo le vacanze di Natale dovevano riprendere il 3 gennaio, sono state posticipate al 5 e poi ancora al 17 gennaio. Un dietrofront, questo del governo, in piena regola.
Riportare i bambini in classe e farlo in sicurezza è quanto tutti – genitori, insegnanti, medici – sperano accada al più presto. Oltre alle misure igieniche, alle mascherine e a quant’altro, rivestono grande importanza i vaccini. Proprio per questo, da sabato scorso il governo dell’Ontario ha messo a disposizione appuntamenti specifici per gli operatori dell’istruzione e degli asili infantili nella Greater Toronto and Hamilton Area (GTHA) in dieci ulteriori cliniche. Questi centri vaccinali si trovano a Toronto, Richmond Hill, Mississauga, Vaughan, Pickering, Hamilton, Oakville e Brampton. “Mentre lavoriamo per riportare i bambini in classe, stiamo intraprendendo azioni rapide per creare ulteriori cliniche – aperte sette giorni su sette – che forniranno ulteriore protezione alle comunità scolastiche dell’Ontario”, ha affermato il ministro dell’Istruzione Stephen Lecce.
Intanto senza far troppo rumore l’Ontario ha aggiornato la sua guida allo screening per le scuole e le strutture per l’infanzia e ancora una volta richiederà che i bambini con mal di gola, naso che cola o mal di testa rimangano a casa fino a quando i loro sintomi non inizieranno a migliorare.
In base alla policy precedente, i bambini dovevano isolarsi solo se presentavano uno dei cinque sintomi comunemente associati al Covid-19: febbre o brividi, respiro corto, perdita del gusto o dell’olfatto, nausea, vomito o diarrea o tosse continua.
Secondo la guida rivista, i bambini dovrebbero ora rimanere a casa se sviluppano uno qualsiasi dei 10 sintomi elencati con il loro ritorno dipendente da quanto presto guariscono, quali sintomi hanno avuto e se possono accedere o meno ai test. Le regole più rigorose si applicano a febbre o brividi, mancanza di respiro, perdita del gusto o dell’olfatto o tosse continua: se un bambino sviluppa uno di questi sintomi, ci si aspetta che si isoli per un periodo da cinque a 10 giorni, a seconda della sua età e dello stato di vaccinazione.