Ontario

Scuola, al via
nel segno dell’incertezza

TORONTO – Oggi suonano le prime campanelle per il rientro in classe dopo le vacanze estive. In tutta la provincia dell’Ontario inizia il nuovo anno scolastico e come spesso accade avviene in un clima di incertezza dal momento che tutti e quattro i sindacati degli insegnanti stanno ancora negoziando con il governo provinciale per il rinnovo dei loro contratti. E nonostante l’anno inizi regolarmente, lo spauracchio sciopero è nell’aria.

Tranne l’Ontario Secondary School Teachers Federation (OSSTF) che ha accolto l’appello del ministro dell’Istruzione Stephen Lecce ed ha accettato l’arbitrato, l’Elementary Teachers’ Federation of Ontario (ETFO), l’Ontario English Catholic Teachers’ Association (OECTA) e l’Association des enseignantes et des enseignants franco-ontariens (AEFO) non sono scesi a compromessi ed hanno lasciato la porta aperta ad una eventuale serrata.

Per i prossimi mesi, però, i ragazzi potranno andare a scuola perchè in caso di completo fallimento dei negoziati, i sindacati terranno in autunno le votazioni dei membri che dovranno dare loro il via libera all’astensione dal lavoro.

L’ETFO ha affermato che sta andando avanti con i passi successivi e richiedendo la conciliazione, un processo di mediazione formale in cui una terza parte viene coinvolta per lavorare con entrambe le parti e aiutare a trovare una soluzione. È questo un processo comune prima che i membri del sindacato intraprendano scioperi. Se in sede di conciliazione non viene raggiunto alcun accordo verrà emesso un avviso di “no board”. A questo punto inizierà un conto alla rovescia di 16 giorni prima di uno sciopero legale o di un’altra azione lavorativa. Non è detto infatti che lo sciopero totale sia l’unica arma in mano ai sindacati di categoria che potrebbero anche optare per un ritiro dalle attività extracurriculari, impegnandosi a fare il minimo in classe.

Gli insegnanti sono senza contratto da più di un anno. Secondo un documento ottenuto da CTV News Toronto, la provincia ha offerto agli insegnanti un aumento dell’1,25% all’anno, per quattro anni. Tuttavia, gli insegnanti chiedono un aumento dell’1% annuo, oltre a un adeguamento annuale del costo della vita legato all’inflazione che secondo Statistics Canada, a luglio è salito al 3,3%.

Il ministro Lecce continua a ribadire la volontà di evitare interruzioni delle lezioni e di far sì che gli studenti possano continuare a frequentare le scuole. Tre dei quattro sindacati, dal canto loro, non promettono che non incroceranno le braccia se il governo non accoglierà le loro richieste. Il braccio di ferro continua,la scuola inizia ancora una volta nel segno dell’instabilità.

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