Il Commento

Santuario, primo round agli speculatori

TORONTO – Negli affari, l’interesse personale è sempre all’ordine del giorno. Potrebbe essere un adagio arcano nel campo della contabilità, ma coglie comunque una realtà fondamentale che “l’amore muove il mondo, ma il denaro lo fa girare come una trottola”. L’avidità ha sempre la meglio sulla religione e sulla “gentilezza”.

Domenica, il tesoriere e segretario dei Padri Basiliani (di rito ucraino), Padre Zachary, sovrintendendo allo smantellamento di Shrine (nella foto sotto e come si vede in questo video), ha dato una dimostrazione di quella che gli italiani d’altronde definivano estrema “superbia” e “arroganza”. Come osa la gente ostacolare la richiesta legale degli acquirenti proposti (AvranceCorp. Developments e 1000331725 Ontario Inc.) di rimuovere potenziali gravami al trasferimento di proprietà?

Dopotutto, l’acquirente offriva circa 22 milioni di dollari per 13,5 acri di terreno, inclusi 49.833 piedi quadrati di spazio (un edificio scolastico) e 475.905,15 dollari di affitto annuo a carico della Città di Toronto. Il contratto di locazione scadrà il 30 novembre 2024; ma, secondo un modulo di approvazione delegata della Città di Toronto, “la Città ha avviato trattative con il proposto acquirente […] per altri quattro anni”. Chissà a qual prezzo.

Così all’acquirente verrebbe garantito almeno il 25% circa dei costi degli interessi – a carico del Comune – per un periodo di cinque anni dalla sola locazione delle strutture scolastiche, in attesa delle approvazioni urbanistiche. Non risulta che i Basiliani si siano rivolti ad altri potenziali acquirenti interessati che potessero considerare nel frattempo la manutenzione del Santuario.

Ecco cosa ha risposto sabato sera il “team legale” di AvranceCorp et al: “Questa proprietà diventerà infatti una proprietà privata a partire da questa settimana; quindi, l’accesso sarà limitato al pubblico in futuro. Tutti i trasgressori visti sulla proprietà saranno perseguiti a norma di legge.” (Enfasi aggiunta).

La sede della Avrancecorp e Samuel Babarinde, CEO della società

Infatti, hanno proceduto di conseguenza prima che la vendita fosse debitamente registrata. Qualcuno [chi?] ha chiamato la polizia per rafforzare la pesante sicurezza già presente sul posto per assistere nella rimozione dei beni del Santuario – di domenica ovviamente, quando l’ufficio degli ispettori comunali funge principalmente da call center.

Un paio di fattori attenuanti potrebbero causare grattacapi agli acquirenti in futuro. Uno, l’indirizzo si trova su un terreno sotto la giurisdizione della Toronto Region Conservation Authority. Due, c’è una domanda in sospeso per la designazione di patrimonio culturale sul vecchio palazzo della famiglia Gardner (il Monastero). Apparentemente è prevista per la deliberazione nelle riunioni di Consiglio del mese prossimo.

Anthony Perruzza e Tom Rakocevic

Il consigliere locale Anthony Perruzza, presente alla manifestazione comunitaria di domenica, insieme al deputato Tom Rakocevic, ha tentato invano di ragionare con il superiore generale Zachary (sostanzialmente per aspettare che le “T fossero incrociate”).

Potrebbero avere così un’altra possibilità per riuscire.

Il video qui sotto è stato girato presso il Marian Shrine, domenica 20 agosto: altri video precedenti sono disponibili su Corriere Canadese’s YouTube channel.

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