TORONTO – Il celebre regista Ridley Scott, ora 87enne, è tornato a girare in Italia per il suo ultimo progetto, The Dog Stars. Era noto che Scott avesse intenzione di girare Il Gladiatore II nella leggendaria Cinecittà di Roma, ma che non fosse stato scelto a favore di un’altra serie TV basata sul Gladiatore, Those About to Die. Entrambe le produzioni si stavano girando contemporaneamente, il che ha costretto Scott a usare Malta come alter ego per l’Antica Roma. Fortunatamente, da ieri il regista è tornato a girare in Italia.
Il prolifico regista de Il Gladiatore sarà ovviamente eternamente legato all’Italia, nonostante abbia diretto anche film di grande influenza come Alien, Blade Runner e Thelma & Louise, e più recentemente House of Gucci e Napoleone. La sua propensione a lavorare in Italia e a raccontare storie italiane è un buon segno che l’Italia rimane una destinazione privilegiata per i migliori del settore.
Nel 2024, in Italia cresceva la preoccupazione per le imminenti riforme fiscali del governo Meloni. I professionisti del settore sono stati costretti a sospendere le loro produzioni mentre il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali rivedeva i criteri di rimborso. Le richieste di finanziamento sono state congelate per gran parte dello scorso anno, fino all’annuncio di settembre. L’ambito rimborso fiscale del 40%, che era stato il catalizzatore del recente boom cinematografico e televisivo italiano, è rimasto per la maggior parte invariato.
La clausola, come dichiarato lo scorso agosto da Lucia Borgonzoni (sottosegretario ai Beni e alle Attività Culturali): “Per le produzioni internazionali, se viene utilizzato un attore, regista o sceneggiatore italiano, concederemo un credito d’imposta del 40%. Quindi è in realtà una ricompensa, perché stiamo offrendo un rimborso del 30% alle produzioni internazionali che vengono a girare in Italia. Ma diciamo loro: se c’è un talento italiano coinvolto, invece di darvi il 30%, vi diamo il 40%”.
Non è ancora chiaro se Scott abbia scelto un italiano per il film per ottenere il rimborso aggiuntivo del 10%, ma sappiamo che il suo cast principale include Josh Brolin, Margaret Qualley, Guy Pearce e Jacob Elordi. Elordi, che ha recentemente interpretato Elvis in Priscilla (2023) di Sophia Coppola, è stato ingaggiato per sostituire Paul Mescal dopo che un conflitto di impegni ha costretto la star di Il Gladiatore II a rinunciare.
Il film è un adattamento del romanzo post-apocalittico di Peter Heller, pubblicato in Italia con il titolo Le stelle del cane, e ambientato in Colorado. La trama è incentrata su un virus che stermina gran parte dell’umanità, fatta eccezione per un piccolo gruppo di persone che si trovano ad affrontare dei predatori vaganti chiamati Mietitori. Elordi interpreta Hig, un pilota che sopravvive all’influenza ma perde la moglie.
Prodotto dalla 20th Century Fox, il film è stato girato con un budget di 100 milioni di dollari in diverse location italiane, tra cui le rive del Lago di Bordano in Friuli e le montagne dell’Abruzzo. La produzione, che durerà complessivamente nove settimane, si concluderà a Cinecittà a Roma, e vedrà la partecipazione di oltre 400 professionisti italiani. Tutto molto stupefacente, ma in secondo piano rispetto al fatto che Scott ha quasi 90 anni e continua a muoversi a velocità folle. Ma questa è un’altra storia.
Nelle foto: il cast di “The dog stars” e la copertina del romanzo di Peter Heller
Massimo Volpe, autore di questo articolo, è un filmmaker e scrittore freelance di Toronto: scrive recensioni di film/contenuti italiani su Netflix