TORONTO – La partecipazione degli studenti di 15 scuole del Toronto District School Board (TDSB) alla marcia Grassy Narrows River Run lo scorso 18 settembre, ha scatenato polemiche che sembrano non avere fine. Durante il corteo, che aveva lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sull’avvelenamento da mercurio nella First Nation, gli studenti hanno anche urlato slogan pro-palestinesi. Da qui è nato uno scontro che ha visto sia il Ministero dell’Istruzione che il provveditorato pubblico avviare due indagini separate e i genitori organizzare una protesta davanti alla sede del TDSB.
Nel frattempo l’Elementary Teachers of Toronto (ETT), una sezione locale della Elementary Teachers Federation of Ontario (ETFO), ha attaccato i commenti fatti dal premier Doug Ford, commenti che secondo questi insegnanti, hanno sviato il messaggio principale dell’evento.
“Questo è stato un momento di insegnamento e Doug Ford ha fallito il test. Invece di leadership ha dimostrato che continuerà a ignorare la richiesta di giustizia di Grassy Narrows e ad abbandonare le nostre scuole, i nostri insegnanti e le nostre comunità che hanno più bisogno di aiuto – ha affermato il gruppo in una lunga dichiarazione – continueremo a sostenere Grassy Narrows nella sua richiesta di giustizia ambientale”.
Il TDSB, che ora si trova in mezzo alla tempesta, ha affermato che la gita era stata pianificata come “esperienza educativa” per consentire agli studenti di ascoltare le esperienze degli indigeni.
In una riunione d’emergenza del consiglio scolastico mercoledì sera, i fiduciari hanno espresso il loro sgomento per come si sono svolti gli eventi e hanno approvato all’unanimità una mozione che chiedeva alla provincia di concludere rapidamente la sua revisione.
La mozione, concordata da tutti i fiduciari, chiedeva al Ministero dell’Istruzione di completare la sua indagine entro il 21 dicembre e di rendere disponibile al pubblico la relazione finale.
Louise Sirisko, direttore ad interim dell’istruzione del provveditorato, ha affermato che l’indagine interna del TDSB è stata sospesa alla luce dell’indagine provinciale per evitare che le persone vengano interrogate in investigazioni multiple.
Quel che è certo è che il disappunto per quanto successo è davvero grande per il Friends of Simon Wiesenthal Center (FSWC), un importante gruppo ebraico.
“Non solo lo staff del TDSB ha deluso i propri studenti, che dovrebbero imparare, non partecipare alle proteste, ma ha anche violato la fiducia dei genitori – ha affermato Michael Levitt, presidente e ceo della FSWC – quanto accaduto è del tutto inaccettabile e i responsabili devono rispondere delle proprie azioni e dei proprî comportamenti”.