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Per i top Ceo canadesi stipendi da Paperoni: 53mila dollari in 2 ore

TORONTO – Una telefonata, un caffè in ufficio, un controllo veloce alla email ed ecco fatto: nel proprio conto corrente sono già entrati 53.482 dollari.

Come ogni anno, sono scioccanti i risultati del rapporto pubblicato all’inizio dell’anno dal Canadian Centre for Policy Alternatives (CCPA), nel quale vengono calcolati i compensi dei principali amministratori delegati canadesi.

Secondo il documento presentato ieri, ai top Ceo del Canada sono bastate 2 ore e 17 minuti di lavoro per guadagnare lo stipendio medio dei canadesi, cioè 53mila dollari e spiccioli.

Il rapporto mette in luce ancora una volta come nel nostro Paese la forbice tra i più ricchi e la classe media si stia allargando sempre più.

I dati – che si riferiscono alle buste paga del 2019 – ci dicono che lo stipendio medio dei 100 maggiori amministratori delegati canadesi sia stato di 10,8 milioni di dollari, una cifra 202 volte maggiore rispetto al salario di un lavoratore medio canadese.

Lo scorso anno i canadesi che hanno perso il lavoro a causa della pandemia di Covid-19 hanno potuto accedere a un programma di sussidi – il CERB – che garantiva un assegno settimanale di 500 dollari. In media i principali amministratori delegati canadesi hanno guadagnato ogni settimana 207.787 dollari.

La pandemia di coronavirus, con i suoi effetti economici devastanti, non è stata avvertita allo stesso modo nelle varie fasce sociali canadesi. Il 14 per cento dei top Ceo canadesi ha addirittura visto un aumento del salario, mentre il 36 per cento ha mantenuto lo stesso stipendio e questo grazie anche al boom delle azioni di molte multinazionali durante la pandemia.

Le compagnie guidate da 36 amministratori delegati presenti nella Top 100 dei Ceo più pagati hanno ricevuto fondi governativi durante la pandemia attraverso il programma di sussidi al salario attivato dal governo federale. In sostanza, l’80 per cento dello stipendio di 36 Ceo milionari nel 2020 è stato pagato con i soldi dei contribuenti, cioè i nostri.

“È molto facile continuare a dire che stiamo affrontando la pandemia tutti insieme – ha commentato David MacDonald, economista del Canadian Centre for Policy Alternative – ma i dati dimostrano che la situazione è ben differente. Il recupero e la crescita del mercato azionario nell’ultima parte del 2019 aiuterà i principali amministratori delegati non solo a mantenere i livelli salariali dell’anno precedente, ma addirittura a superarli”. Anche perché i top Ceo hanno una retribuzione estremamente articolata e variegata che li mette al sicuro o quasi. Nel 2019 solamente il 12 per cento del compenso complessivo dei più ricchi amministratori delegati era rappresentato dal salario: il resto, l’82 per cento, era costituito da bonus di varia natura, azioni e stock option.

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