TORONTO – Si chiama Stellantis il nuovo gruppo che nasce dalla fusione tra FCA e PSA, un gigante del settore automobilistico da oltre 180 miliardi di euro.
Nel 2019, l’azienda francese aveva realizzato un fatturato di 74,7 miliardi di euro, mentre il Lingotto aveva toccato quota 108,2 miliardi. Sul mercato azionario entrambi i gruppi capitalizzano circa 19 miliardi di euro.
Dal matrimonio tra i marchi Fiat-Chrysler e Peugeot si attendono sinergie che produrranno risparmi per 3,7 miliardi, senza chiusure di stabilimenti (Canada compreso, ndr) e con un flusso di cassa netto positivo già nel primo anno.
FCA e PSA vendono insieme nel mondo 7,9 milioni di autoveicoli. Dal punto di vista industriale Stellantis potrà contare sulla forte presenza di FCA in Nord America, ed in particolare in Canada ed Ontario, con gli stabilimenti di Brampton, Oshawa e Windsor. Il 43% dei ricavi di FCA e PSA vengono infatti generati in Nord America.
La fusione tra FCA e PSA è paritaria. PSA otterrà per 5 anni la poltrona di ceo per Carlos Tavares, FCA avrà invece la poltrona di chairman per John Elkann. Exor, la cassaforte della famiglia Agnelli, diventerà il principale azionista.
Flavio Volpe (nella foto), presidente dell’APMA – l’Associazione dei produttori di componenti automobilistiche del Canada – ha così commentato la nascita di Stellantis: “Un’industria globale impegnata in una battaglia commerciale contro le aziende cinesi di proprietà statale, una depressione alimentata dalla pandemia ed il passaggio del mercato a nuovi modelli di proprietà devono cercare sempre più un consolidamento per tenere il passo. La questione è chi sarà il partner dominante e da dove viene la cultura aziendale, da Francia, Italia o Stati Uniti. Cosa sarà Stellantis, nel 2035, sarà dettato dalla risposta a quel quesito”.
Stellantis, la holding che eredita le due case automobilistiche Fiat-Chrysler e Psa, nascerà ufficialmente il 16 gennaio.