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Ottawa, tabella di marcia del governo
tra tempi ristretti e agenda piena

TORONTO – Tempi ristretti, agenda fittissima e tensione tra i partiti: sono queste le tre caselle di un puzzle governativo che col passare dei giorni assume le sembianze di un vero e proprio rompicapo. Justin Trudeau, dopo il vertice dei Tre Amigos con il presidente americano Joe Biden e la controparte messicana Andrés Manuel López Obrador di giovedì, si appresta a voltare pagina e ad affrontare per la prima volta la House of Commons dal voto dello scorso 20 settembre.

Le prime due incombenze, a partire dal 22 novembre, sono rappresentate dall’elezione dello Speaker della Camera e dal Discorso del Trono. Per quanto riguarda la prima, appare scontata la conferma dell’italocanadese Anthony Rota, il cui approccio super partes e apartitico nella passata legislatura è stato apprezzato da tutti i partiti d’opposizione. La seconda, invece, presenta ancora qualche zona d’ombra, con il primo ministro che per poter iniziare a governare appieno ha bisogno del sostegno di un altro partito. Dato per certo il “niet” del Partito Conservatore, sarà l’Ndp o il Bloc Quebecois – come accaduto nel 2019 – a garantire i voti necessari nel primo vero voto di fiducia di questa legislatura.

Quindi, superate queste due tappe istituzionali, i lavori del nuovo parlamento e del nuovo governo entreranno nel vivo.

Ma a questo punto potrebbe sorgere un altro problema, legato più che altro alla tempistica. I tempi, infatti, sono ristrettissimi. Il primo ministro, infatti, potrà contare solamente su quattro settimane di sedute parlamentari prima che i lavori dell’Aula vengano interrotti dalla pausa invernale, che scatterà il 17 dicembre e andrà avanti fino al 3 febbraio.

E in questo mese di sedute l’esecutivo dovrà presentare i provvedimenti più urgenti della sua agenda di governo, sulla base della piattaforma programmatica promossa durante le ultime elezioni federali. Lo stesso capogruppo liberale alla Camera Mark Holland ha confermato alla Canadian Press come Trudeau abbia intenzione di accelerare i tempi e portare in parlamento una lunga lista di misure che dovranno essere approvate il prima possibile.

“Abbiamo da promuovere un’agenda molto aggressiva nelle prossime settimane – ha detto – e siamo focalizzati a realizzarla”.
Holland ha poi aggiunto che oltre a un blocco di otto provvedimenti che il governo si è impegnato ad approvare entro il 3 febbraio, ci sono altre misure che devono essere affrontate senza perdere tempo.

Si va dall’implementazione degli aiuti del governo federale alle famiglie, ai lavoratori e alle imprese colpite dalla pandemia di Covid-19 alle modifiche del codice penale, in particolare l’approvazione di pene più severe per chi manifesta e blocca le entrate di ospedali, centri di vaccinazione e cliniche abortive.

“In questo momento – ha aggiunto il capogruppo liberale alla Camera – vogliamo che non accada più quanto successo in passato, con i nostri lavoratori in prima linea del settore sanitario e che stanno combattendo una dura battaglia contro il Covid-19 che vengono minacciati e ai quali viene impedito di svolgere il loro lavoro in sicurezza.

L’esecutivo, a partire da questi due provvedimenti, conta di poter avere un sostegno bipartisan alla House of Commons per poter approvare le misure il prima possibile.

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